Mondo
NordCorea: una dichiarazione di guerra le sanzioni
Le sanzioni economiche contro la Corea del Nord equivalgono a una dichiarazione di guerra: Pyongyang non abbassa i toni dello scontro verbale con gli Stati Uniti
di Paolo Manzo
Le sanzioni economiche contro la Corea del Nord equivalgono a una dichiarazione di guerra: il ”regno eremita” non abbassa i toni dello scontro verbale con gli Stati Uniti e in un comunicato affidato all’agenzia di stampa Kcna denuncia il sequestro nell’Oceano Indiano, il mese scorso, di una nave nordcoreana carica di missili Scud diretta nello Yemen da parte della marina spagnola, un ”atto di pirateria” orchestrato dagli Stati Uniti. ”Le sanzioni economiche significano guerra e la guerra non conosce pieta’ – si legge nel dispaccio della Kcna – Gli Stati Uniti dovrebbero optare per il dialogo con la Repubblica democratica della Corea del Nord (Dprk), non per la guerra, chiaramente consapevoli che dovranno pagare un prezzo molto alto per questi atti avventati”. In un editoriale apparso sempre sulla Kcna, la Corea del Nord ha poi condannato il tentativo degli Stati Uniti di isolare e opprimere il Paese: ”Alcuni circoli negli Stati Uniti continuano a riferirsi all’inesistente problema nucleare nordcoreano e continuano a espandere i tentativi di opprimere il Nord con parole come ‘contenimento su misura’. Se pensano di poter raggiungere questi obiettivi criminali tentando di avere ragione della Corea attraverso queste azioni, stanno facendo uno stupido errore”. Ieri, il presidente degli Stati Uniti George W. Bush aveva tentato di rassicurare Pyongyang sostenendo che Washington non ha alcuna intenzione di invadere la Corea del Nord: ”Credo che la questione possa essere risolta pacificamente e diplomaticamente”.
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