Non profit

Olivero: Decreto flussi, un sistema superato

di Redazione

“Le circa 300.000 domande inoltrate col famoso click per il Decreto Flussi, ci dicono che questo sistema è ormai superato”. Lo afferma il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, in una dichiarazione rilasciata all’agenzia Ansa. “Pur ammettendo che solo un 50 – 60% di quelle domande saranno ritenute valide, é evidente che c’è nel nostro Paese una richiesta di manodopera straniera elevata nonostante la crisi. A richiederla sono le famiglie (la maggioranza di quelle domande sono per colf e badanti), sono i servizi e le piccole e medie imprese. A richiederla sono anche molti stranieri regolarmente soggiornanti in Italia: sono proprio questi dati che vanno studiati e compresi”.

“Quello che emerge – continua Olivero – è quanto diciamo ormai da anni: il Decreto Flussi è un sistema desueto, non più consono alla realtà. C’è bisogno di avere la possibilità di ingresso legale nel nostro Paese aperta tutto l’anno con modalità non da “lotteria”, permettendo l’incontro tra domanda e offerta. Noi abbiamo proposto il permesso di soggiorno per ricerca di lavoro, ma sono svariate le soluzioni che permettono un notevole abbassamento della irregolarità e della clandestinità. C’è da sperare che ora lo comprenda anche la politica e che si creino luoghi in cui si possano discutere le nuove modalità. La società civile, le associazioni, i patronati, che in questi giorni hanno accompagnato migliaia di persone, italiane e straniere, nell’affrontare il Decreto Flussi, sono ormai escluse da troppo tempo da luoghi di confronto e di proposta”.

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