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Elezioni europee

Otto italiani su 10 vogliono più tutele per gli animali nella Ue

Si è tenuto a Roma l’evento “Vote for Animals”, la campagna europea lanciata dall’Eurogroup for Animals e proposto in Italia da 11 associazioni animaliste. Presenti anche alcuni dei candidati e candidate che hanno già aderito al manifesto in 10 punti. Nell’occasione presentati i risultati di un sondaggio sulla sensibilità degli italiani per la tutela degli animali

di Antonietta Nembri

Molto partecipato l’evento organizzato dalle associazioni promotrici della campagna “Anche gli animali votano” che si è tenuto venerdì 10 maggio  a Roma a Esperienza Europa, lo spazio dedicato all’Ue promosso dal Parlamento e dalla Commissione europea e intitolato a David Sassoli.

“Vote for Animals”, la campagna europea, lanciata da Eurogroup for Animals a febbraio di quest’anno, ha l’obiettivo di chiedere alle forze politiche e ai candidati di impegnarsi per garantire maggiori tutele agli animali nell’Unione europea. Tra i punti del manifesto il sostegno all’eliminazione graduale delle gabbie negli allevamenti e di una riforma ambiziosa della legislazione europea sul benessere animale con alti standard e specifici avanzamenti per tutte le specie. La campagna è presente in tutti e 27 i Paesi, che vede già 397 firmatari in Ue.

L’evento a Roma

Durante l’evento, moderato da Diana Letizia (direttrice di Kodami), sono intervenuti Simone Montuschi di Essere Animali, Roberto Bennati di Lav, Alessandro Ricciuti di Animal Law Italia, Annamaria Pisapia Ciwf Italia, il cuoco e scrittore Lorenzo Biagiarelli e Salvatore Borghese di YouTrend – Quorum. I membri delle associazioni hanno parlato della campagna Vote for Animals e del lavoro che hanno svolto a livello politico nell’ultima legislatura Ue, ma anche dell’importanza delle istituzioni europee nel migliorare la normativa che riguarda gli animali e delle richieste specifiche per gli animali allevati.

Un momento dell’incontro a Roma

Le adesioni dei candidati alla campagna

All’evento erano presenti anche 18 candidati e candidate fra i 54 che hanno già aderito ai punti del manifesto (un numero – sottolinea una nota – che è in costante aumento), alcuni in video collegamento, delle principali forze politiche per confrontarsi con associazioni, media e società civile dell’importanza del benessere animale e della sostenibilità ambientale e alimentare per i prossimi 5 anni di lavoro presso le istituzioni europee.   

Gli italiani vogliono più tutele per gli animali

Un sondaggio commissionato dalle associazioni a Youtrend/Quorum ha messo in evidenza come la schiacciante maggioranza degli italiani e delle italiane, l’85%, voglia maggiori tutele per tutti gli animali, inclusi quelli negli allevamenti. Ad avere a cuore la salvaguardia degli animali è una maggioranza schiacciante all’interno di tutti i segmenti demografici: uomini e donne, giovani e anziani, elettori di destra, di centro e di sinistra. 

Alcuni dei rappresentati delle associazioni della campagna “Vote for animals”

Non sorprende quindi – sottolinea una nota – che nelle scorse settimane migliaia di cittadine e cittadini abbiano partecipato al mail bombing inviando ai partiti 7.800 email per chiedere di aderire alla campagna Vote for animals e inserire quindi nei loro programmi 10 punti per la difesa degli animali. 

Il risultato del sondaggio promosso nel nostro Paese è in linea anche con un altro sondaggio, questa volta rivolto ai cittadini europei delle aree rurali che assegna la medaglia d’oro agli italiani per la richiesta di tutela degli animali selvatici grazie anche al 79% degli italiani che ritiene che gli animali selvatici siano esseri senzienti da proteggere.

Il sondaggio europeo sulla caccia

A fine 2023, infatti, la coalizione europea delle associazioni di tutela degli animali, Eurogroup for Animals, della quale fa parte anche la Lav, ha commissionato a Savanta, multinazionale specializzata nei sondaggi d’opinione, una ricerca sulla percezione della caccia fra i cittadini europei residenti in Germania, Francia, Spagna, Olanda, Italia, Belgio, Polonia, Danimarca, Svezia e Romania.  


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La ricerca non si è rivolta a coloro che vivono nelle aree urbane, ma ha avuto come campione solo ed esclusivamente le persone residenti nelle zone rurali.

«I dati emersi dalle interviste effettuate sui cittadini italiani sono importanti e confermano la consolidata contrarietà degli italiani alla caccia, dati che assumono ancora più rilevanza perché riferiti esclusivamente ai cittadini che vivono in aree rurali, cioè proprio dove la caccia è maggiormente radicata», ha commentato Massimo Vitturi, responsabile Animali Selvatici, Lav. 

Del resto risulta che ben l’83% degli italiani desidera che vengano studiati e applicati sistemi non letali e non cruenti per la gestione delle popolazioni di animali selvatici, manifestando così la netta contrarietà all’utilizzo dei fucili dei cacciatori.  

Biodiversità da tutelare

Da dati emerge che il 76% dei cittadini italiani ritiene che sia più importante la tutela della biodiversità e il benessere degli animali rispetto al mantenimento delle tradizioni venatorie e il 72% che si dichiara contrario alla caccia nei confronti di animali nati e allevati in cattività, come le decine di migliaia di lepri e fagiani che ogni anno i cacciatori italiani rilasciano sul territorio al solo scopo di fucilarli nei giorni di caccia. 

Le associazioni che aderiscono a Vote for Animals sono Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, CIWF Italia, ENPA, Essere Animali, LAC, LAV, LEIDAA, LNDC Animal Protection e Save the Dogs and Other Animals.

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In apertura photo by Claudio Cesaro on Unsplash – Le immagini dell’evento sono da Ufficio stampa


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