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Fondazioni bancarie

Padova, la filantropia fa 55. Milioni

È la cifra approvata dal consiglio generale della Fondazione Cariparo, per gli investimenti in sociale, educazione, arte e ricerca per il 2024. Nell'ultimo triennio l'ente avrà messo a disposizione oltre 165 milioni di euro

di Rossana Certini

Sede Fondazione Cariparo_Facciata Palazzo del Monte_Padova
Palazzo del Monte, Sede Fondazione Cariparo

Sono 55 i milioni di euro che la Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo mettere a disposizione del territorio per il prissimo anno. La cifra, approvata dal consiglio generale, è in linea con la programmazione triennale dell’ente che, dal 2022 a fine 2024, intende mettera a disposizione per l’attività filantropica oltre 165 milioni di euro.

Le priorità restano due: l’inclusione sociale e la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico, a cui vengono destinati rispettivamente 10 milioni di euro ciascuno.

La decisione non è casuale visto che sia a Padova sia a Rovigo, nei prossimi mesi, sono previsti grandi interventi di valorizzazione del patrimonio storico-artistico, si pensi alla ristrutturazione e all’ampliamento dell’Auditorium del conservatorio Pollini della città patavina, e all’attività culturale ed espositiva dei palazzi Roverella e Roncale di Rovigo. Sempre in città la Fondazione intende continuare a sostenere le attività del Polo universitario e il rilancio dell’ex zuccherificio Censer come hub della formazione e dell’innovazione.

Ai primi due ambiti di intervento strategico se ne affiancano altri cinque: ricerca, innovazione e sviluppo del territorio (9,5 milioni); partecipazione alla vita culturale (9 milioni); educazione e formazione (8,5 milioni ); tutela e valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio (5 milioni) e salute e corretti stili vita (3 milioni).

«Abbiamo ripartito le risorse», spiega il presidente Gilberto Muraro, «tenendo conto delle priorità emergenti dal contesto territoriale e nazionale, degli interventi ritenuti in grado di apportare maggiori ricadute e benefici a lungo termine, delle progettualità che si sviluppano su più anni. Un impegno che possiamo prevedere di sostenere grazie alle proiezioni positive riguardanti il risultato economico dell’esercizio 2023, da cui attingiamo le risorse per il 2024, e la solidità del nostro patrimonio che, anche in caso di eventi negativi, ci consentirà comunque di sostenere le erogazioni previste con riserve appositamente accantonate in passato».

Il tema dell’inclusione resta la prima priorità e sarà trattato anche in altre linee strategiche, in particolare promuovendo una partecipazione inclusiva all’attività motoria, sportiva e culturale per la fruizione di beni storico-artistici e ambientali. Sono poi in fase di studio nuovi interventi per l’inclusione socio-educativa e formativa di minori stranieri accompagnati e non, e per la nascita di reti di coesione sociale finalizzate a servizi di trasporto sociale rivolto a persone con limitata autosufficienza; tali studi potranno portare alla definizione di specifiche azioni da avviare e consolidare tra il 2024 e il 2025.

L’ambiente è un altro tema che la Fondazione si impegna a sostenere con azioni trasversali a tutte le sette linee strategiche. Dunque oltre allo specifico bando Green Up per contrastare il cambiamento climatico avviato poche settimane fa, sono previsti i progetti educativi e formativi del programma Attivamente nelle scuole e le iniziative della Fondazione Goletta Lab nel Delta del Po, a cui si aggiungerà un nuovo bando per promuovere i beni ambientali e storico-artistici attraverso attività culturali.


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