Non profit

Pagamenti in dirittura d’arrivo

...anche se c’è un giallo. Ecco tutte le novità sul 5 per mille secondo il sottosegretario Eugenia Roccella

di Redazione

A cura di Gabriella Meroni e Carlo Mazzini

Giovedì 26 giugno il Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali Eugenia Roccella ha risposto a una interpellanza urgente dell’onorevole Bobba relativa all’annosa questione del 5 per mille; il ritardo nelle erogazioni delle somme, la questione degli esclusi e altre amenità. Dalla circostanziata (e molto tecnica) risposta del Sottosegretario sono emerse alcune interessanti novità su pagamenti, scadenze e stabilizzazione del 5 per mille.
Eccole:

Pagamenti
Secondo il sottosegretario, quelli del 2006 sono in dirittura d’arrivo. Il defunto minstero della Solidarietà sociale – forte dei 500mila euro stanziati ad hoc nella Finanziaria 2008 – ha realizzato uno schema di procedura operativa per il pagamento delle somme scegliendo come intermediario l’Agenzia delle Entrate. Per erogare le somme, la Direzione per il volontariato dell’ex ministero, la Banca d’Italia, il la Ragioneria generale dello Stato e l’Agenzia delle Entrate si sono pertanto riuniti dal mese di aprile al fine di definire, sulla base del suddetto schema, una procedura tecnico-amministrativa per liquidare quanto dovuto alle onlus. Quindi, secondo la Roccella, i pagamenti sono a buon punto, e per dimostrarlo snocciola anche delle cifre, che tuttavia presentano qualche incongruenza.
Vediamo i numeri così come esposti dal sottosegretario. Parlando del 2006, la Roccella afferma che sono circa 21mila le organizzazioni (al netto degli esclusi) che devono ricevere le somme. Il Ministero (ora del Lavoro) ha provveduto a emettere decreti di pagamento per circa 80 milioni di euro sul totale dei 193 disponibili, che equivale a poco più del 40% delle somme (ma non sappiamo a quante organizzazioni corrispondano). Nelle prossime settimane verranno erogati gli importi di altre 16 mila organizzazioni che hanno provveduto a comunicare i riferimenti bancari o postali. Le rimanenti 5 mila organizzazioni, che non posseggono o non hanno potuto comunicare detti riferimenti, verranno contattate direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

Qui i conti non tornano. 16mila più 5mila fa già 21 mila. A quali altre organizzazioni si riferisce il Sottosegretario quando dice che sono stati emessi i decreti di pagamento per circa il 40% delle somme? Certo non agli enti di ricerca scientifica, né a quelli sanitari e tanto meno ai comuni; sono tutti enti che sottostanno all’imperio di altri Ministeri (tranne la ricerca sanitaria ma sono meno di cento soggetti). Non torna infine la scadenza prevista di esaurimento della procedura della erogazione, stimata (per le prime due annualità) non oltre la fine del 2009.
Ragioniamo sempre al netto degli esclusi. Il Ministero ha i soldi; ha i riferimenti bancari o comunque può contattare direttamente le organizzazioni senza IBAN. Cosa aspettano? Perché ci vorrebbero altri 18 mesi? Peraltro, una volta verificata la procedura per il 2006, e quando l’Agenzia delle Entrate saprà comunicare urbi et orbi i risultati del 2007, quali altri ostacoli il Ministero prevede che si sovrapporranno tra le somme e le organizzazioni?

Gli esclusi
Grossa novità per le organizzazioni escluse nella prima annualità per meri errori formali (mancata o erroneo invio dell’autocertificazione entro il 30 giugno 2006). Il sottosegretario Roccella a tal proposito afferma infatti che «il Ministero ha avviato le valutazioni opportune per verificare la problematica e trovare le soluzioni più appropriate per venire incontro alle richieste delle associazioni». Tradotto, potrebbe voler dire che anche sulla base delle motivazioni addotte dall’istanza «di Vita» (quella decina di ragioni per le quali non aveva senso reiettare le organizzazioni), il Ministero potrebbe reincludere (mutatis mutandis anche per il 2007) le suddette organizzazioni con una procedura speciale. Sarebbe un’ottima idea, su cui talloneremo gli onorevoli e i ministri competenti.

Il futuro
Stabilizzazione del 5 per mille: la parola d’ordine del non profit potrebbe diventare un impegno concreto anche per il Governo? Prendiamo in parola il sottosegretario che ha detto che vi è intenzione di emanare un provvedimento legislativo che: primo, renda stabile il 5 per mille (in modo da non doverlo ogni anno elemosinare in Finanziaria); secondo, semplifichi le procedure di iscrizione; terzo, snellisca l’iter burocratico interno alle amministrazioni pubbliche.

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