Welfare
Palermo, nei guai chi nega di aver pagato il pizzo
Favoreggiamento, questa l'accusa per chi non collabora con la giustizia. E' un'ipotesi sempre più probabile
di Redazione
Alcuni commercianti palermitani che hanno negato davanti ai magistrati di avere pagato il pizzo a Cosa nostra potrebbero essere iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di favoreggiamento. E’ quanto emerge dall’operazione ‘Addiopizzo 2’, che all’alba di oggi ha portato all’emissione di 21 provvedimenti di fermo nei confronti di presunti appartenenti al clan di Salvatore Lo Piccolo.
I commercianti sono stati ascoltati dagli investigatori nelle ultime settimane, dopo che i loro nomi erano apparsi sui ‘pizzini’ rinvenuti nel covo dei Lo Piccolo dopo il loro arresto, avvenuto nel novembre 2007. Altri commercianti, una decina in tutto, avrebbero invece ammesso di avere pagato il pizzo, confermando quanto gia’ avevano detto alcuni collaboratori di giustizia.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.