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Famiglia & Minori

Palermo: sciopero della fame in Cattedrale

Si tratta di 22 famiglie in stato di grave necessità. Dopo l'occupazione della chiesa, che si sta protraendo da una settimana, la protesta si fa ancora più dura

di Antonella Signorelli

Palermo – Catena ai piedi e sciopero della fame. E? questo l?ennesimo tentativo del Comitato di lotta per la casa (22 famiglie) che da una settimana sta ?occupando? la Cattedrale chiedendo agli amministratori della città di avere un alloggio, una volta per tutte. Tre rappresentanti del comitato da stamani hanno deciso di non mangiare più e altri se ne aggiungeranno nei prossimi giorni se le istituzioni non accettano di aprire un tavolo di trattative. Il problema non è nuovo. Più di tremila famiglie da anni riescono a pagare un affitto solo grazie al ?contributo alloggiativo semestrale?, un buono-casa che il comune eroga alle famiglie in cui la disoccupazione o gravi situazioni interne come handicap, malattie o invalidità negano un reddito sufficiente. Buono-casa che da un anno e mezzo non viene più erogato, causando una serie di sfratti che colpiscono centinaia di famiglie. Invitate a vivere in albergo (più che altro locande) o ad arrangiarsi. Ma non è tutto. C?è anche chi, non riuscendo ad ottenere un contratto d?affitto regolare, non ha mai avuto diritto al contributo e vive da anni come ospite da qualche parente o, appunto, in pensione. La protesta, in forme diverse, va avanti da cinque mesi, ed è cominciata davanti al Palazzo delle Aquile, sede del municipio di Palermo. Per due settimane un gruppo di persone aveva stazionato giorno e notte sotto una tenda, tra l?indifferenza generale. Oggi la richiesta è precisa: il comitato non andrà via dalla Cattedrale se non verranno assicurate le case.


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