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Partite blindate

Da un centro di Brescia, rapporto dettagliato sugli stadi italiani

di Francesco Di Nepi

Sono ormai più di 270 le partite di calcio giocate quest?anno. E di incidenti, per ora, se ne sono registrati solo a Brescia, Roma (ma era colpa degli inglesi) e, ultimi in ordine di tempo, a Treviso. Forse tutte le ricerche, le tecnologie messe in campo, il numero dei poliziotti arruolati ogni domenica cominciano a dare il frutto sperato. Stadi sicuri, dunque? Non esattamente. Sarebbe meglio dire che alcuni stadi sono sicuri, altri meno. Proprio a questo riguardo, è stata recentemente presentata a Brescia un?analisi dettagliata realizzata dal Centro nazionale di studi e ricerche sulla Polizia. Vediamola nel dettaglio. Partiamo dall?impianto della capitale, lo stadio Olimpico, meta di più di 50 mila persone ogni domenica. La sicurezza è garantita ogni settimana da un minimo di 250 a un massimo di 600 agenti; in alcune partite di scarsa importanza vengono impiegati dai quattro ai sei videofotosegnalatori (che sarebbero sofisticati apparecchi usati per fotografare e segnalare gli autori di eventuali disordini), a differenza delle partite di richiamo in cui questi strumenti sono più del doppio. La tifoseria ospite, scortata e isolata nel settore distinti nord, esce sempre per ultima dallo stadio. Controlli capillari sia all?interno che all?esterno sono d?appoggio all?impianto televisivo a circuito chiuso e a una non del tutto infallibile opera di sequestro di striscioni offensivi e materiale ritenuto pericoloso, come per esempio accendini, bottiglie, lattine e a volte anche monete. Unico grande neo dello stadio Olimpico è l?eccessiva distanza dalla stazione centrale di Termini, che quindi costringe la polizia a scortare la tifoseria ospite per diversi chilometri. Con il rischio di possibili (e a volte davvero pericolosi) contatti con i supporters di casa. Un salto a 500 chilometri a nord ed è subito Milano, stadio Giuseppe Meazza, ex San Siro. Anche qui 50 mila tifosi, 800 poliziotti e videofotosegnalatori in funzione. Note dolenti vengono invece dallo stadio di Reggio Emilia, decisamente troppo piccolo rispetto al numero di tifosi della città, da quello di Acireale, del tutto fatiscente, e da quello di Brescia, privo di telecamere a circuito chiuso e situato in un quartiere molto popoloso. A questo punto, però, sono inevitabili due domande. La prima: quali sono stati, lo scorso anno, i risultati dell?opera di prevenzione delle forze dell?ordine? Risposta: i dati dicono che, nel corso dell?ultima stagione, sono state arrestate 58 persone, 622 sono state denunciate a piede libero e 1.389 diffidate dal mettere piede, quest?anno, in uno stadio di calcio. Seconda domanda: quanto costa ?l?operazione stadi sicuri?? Risposta: il solo campionato di calcio e le partite di Coppa Italia portano a una spesa che ogni anno si aggira attorno agli ottanta miliardi. Chi paga? Semplice, la collettività. Da qui nasce l?idea del disegno di legge, presentato ad aprile ?97 da Daria Bonfietti, senatrice della Sinistra democratica, secondo il quale le società di calcio dovrebbero pagare il servizio di ordine pubblico a loro riservato. Proprio come accade già per i Vigili del fuoco negli stadi. E proprio come si fa, da anni e con successo, in Inghilterra e Germania. In tal modo, per non alleggerire troppo le proprie tasche, le società comincerebbero a impegnarsi, in qualche modo, in un tentativo finora disdegnato: responsabilizzare la parte più violenta della propria tifoseria. I nomi del tifo Attenti ai ?Porkys? Tifosi anche della politica? Qualche volta, generalmente schierati a sinistra. Ma ultimamente strizzano l?occhio anche alle teorie leghiste e a quelle più destrorse. I tifosi dell?Atalanta, e più precisamente i gruppi chiamati ?Brigata Neroazzurra? e ?Wild Kaos?, per esempio, ammiccano a Bossi. Mentre i supporter dell?Ancona, del Genoa e dell?Empoli arrivano allo stadio armati di bandiere rosse e di immagini del ?Che?. Dall?altra parte della? barricata? ci sono invece i tifosi del Verona, dell?Inter o della Lazio. Ogni gruppo ha il suo nome. I più strani e originali? ?Porkys group collassati? (Ravenna), ?Tori Flesciati? (Lucchese) e ?Armata Stalinista? (Lucchese). E quelli più simpatici? ?Muppet show? (Brescia) e ?Prugne Korps? (Milan). Ci sono anche quelli agressivi, come ?Frangia Ostile? (Roma) e ?Teste matte? (Napoli).


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