Welfare
Pax Christi: schedatura bimbi rom segno di inciviltà
Dura presa di posizione del movimento cattolico
di Redazione
“Assistiamo ormai da giorni ad attacchi sempre più duri verso i più elementari diritti umani. Prima l’obiettivo era rappresentato dall’extracomunitario in genere. Poi è iniziato l’attacco verso alcune etnie in particolare Rom e Sinti. Ora siamo arrivati all’ulteriore affinamento della discriminazione con la schedatura, attraverso le impronte digitali, dei bambini Rom. Questo, secondo il Governo è necessario per evitare l’accattonaggio e stabilire chi ha diritto di rimanere in Italia e chi no. Ricordiamo però che il 70% di questi bambini è di cittadinanza italiana. Perchè discriminare solo i minori appartenenti a questo gruppo?”. E’ la critica forumata dall’associazione cattolica Pax Christi.
“Ancora oggi, dopo avere ripetutamente espresso la nostra posizione sui temi della solidarietà, dell’accoglienza e della legalità e condividendo la posizione della fondazione Migrantes, e di molte voci della chiesa e della società civile che denunciano un’Italia a ‘rischio xenofobia o peggio, discriminazione razziale’, invitiamo a non tacere, a non minimizzare e a denunciare come pericoloso cancro sociale ogni politica, cultura, linguaggio, gesto, progetto xenofobo e razzista”, afferma Pax Christi, che invita “quanti si professano cristiani a non dimenticare che il vangelo propone un amore illimitato e incondizionato al prossimo come unica via alla salvezza e alla speranza più che alla sicurezza”.
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