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PEDIATRIA. Piede torto congenito: al Bambino Gesù ha i giorni contati

Tre gemelli con piede torto congenito operati all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Caso senza precedenti nella letteratura scientifica mondiale

di Redazione

Risolto con successo un caso clinico che non ha riscontro nella letteratura scientifica mondiale. All’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma sono stati operati con una tecnica mininvasiva tre gemelli di quasi quattro mesi, nati tutti con una deformità di grave entità a entrambi i piedi. Si tratta del “piede torto congenito”, la malformazione scheletrica congenita più frequente, con una incidenza di 2-3 bambini su mille (che nel 50% dei casi è presente in entrambi gli arti e, nel complesso, ha una prevalenza nei maschi doppia rispetto alle femmine).
I tre gemelli, tanto simili tra loro che gli stessi genitori faticano a distinguerli, sono stati trattati secondo la “metodica di Ponseti” che riduce drasticamente la percentuale di invasività chirurgica.
La tecnica terapeutica adoperata è di prassi al Bambino Gesù. Ogni anno infatti viene organizzata una festa all’aperto alla quale partecipano i bambini curati e le loro famiglie, con giochi campestri, partite di calcio e corse. L’invito è sempre esteso anche alle donne incinta ai cui figli è stata diagnosticato, già in fase gestazionale, la malformazione, per rassicurarle sul successo della terapia mininvasiva.
Il prossimo appuntamento è per domenica 24 maggio a Roma.
La causa della deformità non è chiara, anche se nei casi più seri si ritiene verosimile una predisposizione genetica. Incontra sempre più dubbi l’ipotesi di malposizione uterina e di scarsità di liquido amniotico.
I gemellini, grazie alle cure finora ricevute e alla appropriata riabilitazione, non subiranno alcun ritardo nell’apprendere a camminare e potranno scorrazzare senza difficoltà insieme agli altri bambini.

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