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Pensare non stanca

Quattro giorni per pensare contemporaneo, per pensare diverso, per confrontarsi. Alessandro Fusacchia, curatore del Festival che si svolge a Piacenza dal 21 al 24 settembre, ci parla del ricco palinsesto e della straordinaria opportunità di conoscenza e di dibattito che offre. Ascolta l'episodio n. 43 di VitaPodcast

di Giampaolo Cerri

A Piacenza per imparare a pensare, a pensare diverso, a pensare contemporaneo, ossia a a confrontarsi: necessario, indispensabile, ineludibile. Per quattro giorni, dal 21 al 24 settembre, la città emiliana diventa la capitale di chi è curioso e non ha paura di capire e che vuole sfuggire le comfort zone che le certezze offrono. È il Festival del Pensare contemporaneo, manifestazione promossa dal Comune e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Un grande evento che ha l’onore (e l’onore) di riportare la città al centro del dibattito intellettuale italiano, come ai tempi del Festival del Diritto di Stefano Rodotà, che dopo la morte del grande costituzionalista, nel 2017, si è interrotto.

Curatore della rassegna piacentina è Alessandro Fusacchia (foto), già dirigente dello Stato, parlamentare, attivista civico avendo fondato Progetto Rena ma soprattutto, più recentemente, Movimenta «casa comune di chiunque sia femminista, ecologista, progressista ed europeista».

Ascolta l’intervista l’episodio n. 43 di VitaPodcast (disponibile anche su Google Podcast e Apple Podcast).

Scopri il programma del Festival in questo articolo di Veronica Rossi, leggi la sua intervista al teologo Vito Mancuso sull’intelligenza artificiale e sulla medicina personalizzata a Elena Masselli.

Stay tuned per altre interviste come quelle di Alessio Nisi ad Alex Braga e a Juan Carlos Demartin.


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