Welfare
People raiser: arrivano i pescatori di volontari
Risorse umane. Un ruolo in ascesa contro la crisi di gratuit
di Redazione
Si chiama people raiser, ovvero «reclutatore di volontari». Un?espressione un po? ruvida che definisce una professione difficile e delicata, soprattutto quando si deve dire no a un aspirante volontario. Come racconta Roberta Brugnoli, responsabile Formazione e reclutamento volontari di Vidas, associazione che da 25 anni si occupa di assistenza domiciliare e in hospice per malati terminali. «Molte persone offrono la loro collaborazione con entusiasmo e voglia di essere utili, tuttavia, soprattutto nel nostro campo, non tutte hanno i requisiti richiesti».
Il reclutatore di volontari è una figura nuova nel panorama delle organizzazioni di volontariato italiane ed è presente nelle realtà più strutturate. Il successo delle attività di una onlus risiede nell?opera dei suoi volontari. Saper selezionare e motivare chi presta parte del proprio tempo libero a favore degli altri, diventa un momento strategico per le organizzazioni di volontariato.
Roberta Brugnoli, che lavora in Vidas da 11 anni, presenta il suo lavoro. «Partecipo all?ideazione della campagna di reclutamento insieme allo staff della comunicazione. Una volta ricevute le candidature iniziano i colloqui. Nelle selezioni di gruppo sottopongo agli aspiranti volontari dei questionari che nel corso degli anni sono stati studiati appositamente per rispondere alle esigenze del settore dell?assistenza ai malati terminali. Il mio ruolo non è isolato, ma si colloca all?interno dell?intero processo di gestione dei volontari, che comprende anche la formazione e il monitoraggio costante per poter migliorare le risposte di Vidas».
Quali sono i requisiti per fare questo lavoro? «Personalmente per integrare le mie conoscenze nella gestione delle risorse umane ho seguito corsi mirati all?area socio-sanitaria. In generale mi sento di consigliare di approfondire aspetti sociologici e apprendere metodologie per ?leggere? le persone oltre le parole. Il nostro compito è infatti quello di capire la reattività di un aspirante volontario», conclude.
Dedicato al people raising è un modulo del master in Fund raising per il non profit e per gli enti pubblici dell?università di Bologna – Forlì e del master Fund raising management di Asvi – Agenzia italiana per lo sviluppo del non profit, che attiverà anche corsi brevi sul tema. «Le lezioni mirano a dare una conoscenza completa di questa preziosa risorsa, diversa per età e settori d?intervento, in particolare su come accoglierla, come gestirla e come motivarla», spiega Laura Ciccardini, responsabile didattica di Asvi. «Il people raiser deve conoscere tecniche di selezione e motivazione delle risorse umane e la formazione dei team. Deve, inoltre, evitare di ?abbandonare? il volontario, lavorando sulla motivazione per evitare il burn out, un rischio presente soprattutto in certe forme di volontariato».
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