Famiglia

Per il Ritalin italiano regole ferree contro gli abusi

La prescrizione potrà arrivare solo dopo che tutte le altre strade saranno state tentate. E potrà essere fatta solo da centri autorizzati. Di Rossella Miracapillo

di Redazione

di Rossella Miracapillo

Imminente l?approvazione anche in Italia del metilfenidato, più conosciuto come Ritalin, farmaco indicato per l?Adhd, disturbo dell?attenzione e da iperattività in età pediatrica. La prescrizione del farmaco è ampiamente praticata e spesso abusata negli Stati Uniti dove è in commercio da anni. Per la particolarità della somministrazione di tale psicofarmaco ai bambini, si è sviluppato a livello nazionale un allarmato e conflittuale dibattito nel mondo scientifico e nell?opinione pubblica. Recentissime sono state le polemiche scatenate da un servizio trasmesso da Invasioni barbariche, programma de La7, che raccontava l?esperienza entusiastica di una famiglia americana convinta dell?innocuità ed efficacia del farmaco. Un messaggio che non deve passare in questi termini. Questi farmaci sono infatti parenti stretti delle amfetamine e oltre alle proprietà terapeutiche hanno effetti collaterali che rendono opportuna una particolare cautela nell?uso.

L?Adhd non è la semplice vivacità ed irrequietezza propria di molti bambini, ma una sindrome estremamente impegnativa, talvolta associata ad altre patologie del neurosviluppo, che comporta un?incessante e grave irrequietezza psicomotoria, pregiudica la capacità di attenzione, concentrazione e quindi di apprendimento, e che deteriora gravemente le relazioni sociali e familiari.

L?individuazione e la diagnosi dell?Adhd deve essere perciò estremamente rigorosa e formulata da strutture specializzate.

La situazione in Italia
Dal 2003 si parla di immissione in commercio del Ritalin in Italia, ma la sua approvazione dovrebbe avvenire proprio in queste settimane. In realtà saranno due i farmaci approvati: il metilfenidato della Novartis e l?atomoxetina della Lilly.

Il prezzo di una confezione di 30 compresse di metilfenidato dovrebbe essere di circa 6,50 euro. Il protocollo di terapia prevede due compresse al giorno. Rientra quindi nella fascia bassa dei prezzi di farmaci di nuova approvazione e questo perché è una molecola vecchia i cui costi di ricerca sono stati abbondantemente recuperati.

Inoltre la popolazione, per la quale è stata fatta una proiezione di uso da parte dell?Istituto superiore di sanità, è relativamente scarsa. Difficile perciò pensare che la sua immissione in commercio sia motivata dallo sviluppo di un business.

Tanto più che la Cuf per la sua approvazione ha introdotto una serie di restrizioni alla prescrizione: già dal 2003 la Cuf ha previsto infatti l?allestimento di un apposito registro per avere lo screening delle prescrizioni in tutta Italia. I destinatari del farmaco avrebbero tra i 6 e i 18 anni e la diagnosi dell?Adhd dovrebbe essere effettuata solo presso centri autorizzati.

La prescrizione del farmaco deve essere necessariamente preceduta dalla messa in atto di tutti gli altri strumenti di carattere socio-pedagogico e familiare. Solo quando tutti questi tentativi di recupero risultino fallimentari si potrà accedere alle terapie farmacologiche. La prescrizione dovrà essere sempre accompagnata dal piano terapeutico del centro di riferimento.

A soffrire di Adhd sarebbe l?1% dei bambini: le famiglie oggi sono spesso costrette ad andare all?estero per acquistare il farmaco.

È necessario molto rigore, un livello di sorveglianza elevato e un severo controllo, per dirla con le parole di Silvio Garattini, ma è necessario assicurare ai bambini che davvero sono affetti da tale patologia, il diritto alla cura.

C?è chi pensa che l?approvazione sia stata ottenuta per sviluppare un grande business, ma in seguito alle polemiche e al timore di abuso di questo farmaco è stato predisposto presso l?Istituto Superiore di Sanità l?apposito registro per i pazienti in trattamento.

Tutto questo lascia sperare in una rete di protezione per evitare l?abuso di tale farmaco, come accade invece negli Usa, ma la sua introduzione assicurerebbe ai soggetti realmente affetti da Adhd un vantaggio terapeutico e una qualità di vita migliore senza inutili migrazioni per l?acquisto del farmaco.

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