Persone

Pier Giorgio Frassati, un’ispirazione per chi vuole liberarsi dalla “società della performance”

Papa Francesco ha annunciato la canonizzazione dei due giovani laici il prossimo anno: Carlo Acutis nella Giornata degli adolescenti e Pier Giorgio Frassati nella Giornata dei giovani.Il ritratto di quest'ultimo a firma del vicepresidente nazionale per il settore Giovani dell’Azione Cattolica Italiana

di Lorenzo Zardi

Forse lo stupore del padre, Alfredo Frassati, di fronte alla folla inaspettata presente ai funerali del figlio avrebbe dovuto prepararci: eppure si prova sempre una sensazione di stupore scoprendo il rinnovarsi, generazione dopo generazione, della devozione verso Pier Giorgio.

Più volte Pier Giorgio Frassati è stato indicato come il Santo dei giovani, un patrono per tutti i ragazzi e le ragazze, un modello di gioventù a cui guardare: «Gioioso ed entusiasta apostolo di Cristo», lo aveva apostrofato San Giovanni Paolo II il giorno della sua beatificazione; papa Francesco oggi non si stanca di affidare i giovani a lui (da ultimo sabato scorso incontrando il Consiglio Nazionale dei Giovani) e di incoraggiarli a imitare la sua coerenza, il suo coraggio e la sua gioia.

Pier Giorgio Frassati è di così grande ispirazione perché era soprattutto un giovane normale

L’annuncio della sua canonizzazione in occasione del Giubileo dei Giovani  è motivo di grande gioia e speranza perché Pier Giorgio incarna in modo sorprendente  ed attuale i sogni  e i desideri  della nostra generazione. Nella società della performance, di cui a partire dalle Olimpiadi di Parigi di questa estate abbiamo visto come proprio noi giovani vogliamo liberarci, Pier Giorgio è di così grande ispirazione perché era soprattutto un giovane normale: la vita di Pier Giorgio Frassati ci mostra che la Santità ha che fare con la normalità e con la pienezza di una vita autentica. Perché quella di Pier Giorgio è stata una storia vissuta nella quotidianità dello studio, della carità, delle relazioni coltivate nelle frequenti camminate in montagna; una santità che parla di una relazione profonda con il Signore, espressa attraverso la gratuità e l’autenticità dei gesti. Pier Giorgio la vita l’ha spesa esprimendo una fede intessuta di gesti evangelici di servizio e carità verso i poveri ma anche di una ricerca spirituale del bene e della giustizia. Ha saputo dedicare non soltanto un po’ del suo tempo ma tutto quello di cui disponeva è stato al servizio dei più poveri e degli ultimi.

Frassati ha incarnato, ben prima del suo pontificato, quella Chiesa strutturalmente in uscita che sa annunciare con gioia il Vangelo indicata da papa Francesco. Fin dall’inizio del suo pontificato, infatti, il pontefice venuto dalla fine del mondo ci ha richiamato all’inscindibilità tra discepolato e missione (siamo tutti discepoli-missionari) e proprio Pier Giorgio ci aiuta a ricordare che anche giovinezza e responsabilità si sviluppano insieme. È possibile, allora, per noi giovani scoprire la misura giusta per prenderci cura del bene di “Noi-tutti”  e della comunità, e  Pier Giorgio ci mostra la cifra luminosa di tale misura.

La sua vita, breve ma appassionata, ci ricorda che la nostra passione e giovinezza (che a volte può anche fare rima con inesperienza) sono segno di speranza e possono aiutare la Chiesa ad annunciare Cristo! La cura delle relazioni e delle amicizie, l’impegno sociale e politica, il desiderio di scegliere un percorso professionale che diventi strumento di trasformazione della vita sociale unite ad una vita cristiana bella e appassionata ci raccontano di una vita di Pier Giorgio capace di donarsi, di essere Chiesa accogliente, che fa dilatare il cuore e permette l’incontro con il Signore.

Pier Giorgio ci ricorda un po’ la parabola del buon samaritano, perché è stato disposto a farsi carico delle miserie, delle povertà, dei dolori e delle necessità dei più bisognosi, aiutandoci a vedere come la nostra vita da credenti non possa non tenere insieme eucarestia e carità. La scrittrice statunitense Susan Sontag una volta disse che «essere seri significa esserci, sentire il peso delle cose». Pier Giorgio è stato, per tutta la vita, un serio ragazzo sorridente: trovando Dio nel volto dei fratelli, si faceva, a sua volta, occasione di Incontro con il Signore, provando a servire con la Parola nel cuore e il sorriso sulle labbra. Nel tempo in cui siamo chiamati a essere Pellegrini di Speranza, allora, sarà entusiasmante affidarci a un giovane che ha vissuto il suo pellegrinaggio nella quotidianità della vita con lo sguardo rivolto all’eternità e le mani impastate nel servizio.

Foto: Wikipedia credit free

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