Non profit

Piglio imprenditoriale che rende il non profitpiù capace di aiutare

onlus sotto la lente Amici Ematologia Talamona

di Redazione

Il profitto per rispondere al bisogno. Con questo motto, la Fondazione Amici Ematologia Talamona gestisce con un approccio di mercato le risorse per la propria mission. Per azzerare gli sprechi e massimizzare i benefici. Non sono rare le non profit nate dall’impegno di imprenditori e dirigenti provenienti da realtà for profit e la fondazione rientra tra questi. La sua attività ruota infatti intorno alla figura del presidente, Giuseppe Romanò, ex dirigente industriale. La fondazione nasce nel 1985 come associazione, per volontà di alcuni medici e parenti di pazienti della divisione di Ematologia Talamona dell’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano, con lo scopo di sostenere la ricerca scientifica per la cura di leucemie, linfomi e altre malattie del sangue e di contribuire a rafforzare le strutture ospedaliere.
Durante gli anni 90 si occupa dell’acquisto di attrezzature di laboratorio, forma medici e infermieri, istituisce borse di studio, fino a gestire nel 1994 la ristrutturazione dell’ambulatorio e del Day Hospital della divisione di Ematologia di Niguarda. Nel 1999 si riposiziona nel fornire appartamenti per le persone che necessitano terapie ambulatoriali o in day hospital. Vocazione ribadita quando diventa fondazione di partecipazione nel 2006 e inizia a costruire una casa di ospitalità per pazienti oncoematologici e familiari (per un totale di 80 posti). L’opera è stata completata nel marzo del 2007 e da allora è attiva, diventando una delle attività di punta della fondazione.
Da manager Romanò non risparmia una strigliata ad alcune prassi che affliggono il non profit: «Gestire un’attività non profit, con tutte le sue responsabilità e i suoi meccanismi tortuosi, è un’impresa che non può essere portata a termine se non grazie a una fede incrollabile e a grandi sforzi di volontà». Romanò sottolinea alcuni gap che ancora ingessano il settore che «deve imparare a semplificare le procedure, a orientarsi in maniera più focalizzata sui bisogni e sulle richieste degli investitori e a raggiungere con più economicità i propri obiettivi. Troppo spesso si osservano realtà che sembrano non rendersi conto che anche chi si occupa di non profit lavora in un mercato competitivo e come tale deve saper agire da imprenditore». E conclude: «Il nostro lavoro è orientato a raggiungere i migliori standard per i nostri ospiti, con i costi più contenuti in termini di spesa, che si aggirano tra i 27 e 47 euro a persona per notte. Considerando che con questa cifra copriamo tutte le spese della casa, crediamo di offrire un buon servizio, che speriamo con il tempo sappia raggiungere quante più persone possibile in cura a Milano».

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.