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Pirati, non più fuorilegge

Il paese potrebbe introdurre un canone di abbonamento che consenta agli utenti di utilizzare per fini personali i sistemi peer-to-peer per lo scambio di file protetti da diritto d’autore

di Riccardo Bagnato

Proprio come la Fenice, il mitologico animale che ogni 500 anni risorge dalle proprie ceneri. The Pirate Bay, il celebre sito di riferimento per chi scarica file con BitTorrent, oggetto di un controverso blitz della polizia svedese nelle scorse settimane, ha annunciato di essere tornato più forte di prima. Ma cos?è questa ?baia dei pirati?? Si tratta di un enorme motore di ricerca dove poter scaricare per mezzo di un software specifico (BitTorrent – www.bittorrent.com – per l?appunto o in alternativa Azureus – http://azureus.sourceforge.net) file di ogni genere: musica, film, software e quant?altro. Lassù, nel Nord dell?Europa, patria dei vichinghi, delle renne, ma anche delle nuove tecnologie (Nokia, Ericsson, Linux ecc.), la chiusura repentina del sito aveva creato un vero e proprio sconquasso, per non parlare delle proteste online da tutto il mondo. Tanto da far dire al ministro della Giustizia svedese, Thomas Bodstrom, che il paese potrebbe introdurre un canone di abbonamento che consenta agli utenti di utilizzare per fini personali i sistemi peer-to-peer per lo scambio di file protetti da diritto d?autore. Come a dire che la legge sul diritto d?autore è obsoleta. Ma no, ma dai.

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