Welfare

Pistorius, chi ha paura di due gambe al carbonio?

Un disabile al Golden Gala di Roma, di Pasquale Coccia

di Redazione

Il 13 luglio si svolgerà a Roma il Golden Gala, tappa del tour mondiale dell?atletica leggera organizzato dalla Iaaf, la federazione internazionale. Gareggeranno mostri sacri, che un mese dopo disputeranno i Mondiali. L?appuntamento è diventato inaspettatamente simbolico, turbando i sonni tranquilli degli organizzatori, perché Oscar Pistorius, un atleta sudafricano, ha chiesto di partecipare. Pistorius, atleta plurimedagliato alle Paralimpiadi di Atene 2004, dall?età di 11 mesi corre con due protesi di carbonio, che gli consentono di sostituire la spinta del piede, visto che gli mancano tibia e perone. Pistorius dalle ginocchia in su fa da sé, ha muscoli potenti, che gli consentono di primeggiare tra i disabili, ma soprattutto registrare tempi sui 200 metri molto vicini a quelli degli atleti normodotati di fama mondiale, ed è per questo che ha chiesto alla Iaaf di partecipare al Golden Gala di Roma. Vuole confrontarsi con gli altri sullo stesso terreno, anzi senza disturbare troppo: Pistorius ha detto che è disposto a gareggiare in nona corsia, cioè fuori da quelle ufficiali, ma insieme agli altri. I dirigenti dell?atletica mondiale hanno risposto che le due protesi di carbonio rappresentano un vantaggio, perciò prima di dare il benestare filmeranno la sua corsa e la analizzeranno in laboratorio.

I padroni dell?atletica spettacolo, quelli che sanno benissimo che le star bioniche che sfrecciano sotto i limiti umani sono piene di doping e ormoni della crescita, sentono il bisogno di scandagliare la corsa di Pistorius in laboratorio. Chi si intende di atletica sa benissimo che Oscar Pistorius con i suoi tempi di 10? e 91 sui 100 metri e 21? e 58 sui 200 non rappresenta una vera minaccia per le grandi star. Rappresenta solo una chance riscatto per milioni di disabili, che dalla sua sfida potrebbero trarre forza ed entusiasmo.

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