Nuove tecnologie a scuola
Più autentica e accessibile, la Milano del futuro secondo i ragazzi
Più di 200 studenti di 2 scuole superiori di Milano di periferia hanno partecipato a Career connect Italy – Verso il futuro, progetto promosso da JPMorganChase e sviluppato in Italia in collaborazione con Fondazione Golinelli. Il compito? Immaginare la città del futuro con le nuove tecnologie. Dieci di questi racconti sono in finale. Francesco Cardinali, senior country officer di J.P. Morgan in Italia: «Con l’edizione di Career connect Italy di quest’anno abbiamo voluto aiutare i ragazzi a sviluppare una maggiore consapevolezza nell'utilizzo di strumenti digitali potenti quali le applicazioni di intelligenza artificiale generativa»
di Alessio Nisi

C’è L’ultima sinfonia, un racconto che intreccia musica e narrativa, ambientato nella Milano dei teatri e delle sale da concerto: una storia che segue un compositore alle prese con la creazione della sua ultima opera, in un percorso che lo porta a riscoprire la città e il suo patrimonio musicale, mentre affronta sfide personali e artistiche che rispecchiano le trasformazioni della città.
C’è La città senza prezzo, narrazione che immagina una Milano dove tutto ha un prezzo, tranne un misterioso quartiere noto come “la città senza prezzo”: una storia che esplora i temi della disuguaglianza sociale, della mercificazione delle relazioni umane e della esistenza culturale, attraverso le vicende di personaggi che cercano di preservare spazi di autenticità in una metropoli sempre più dominata dalla logica del profitto.
E c’è anche Milano gratis, che immagina la città della Madunina dove tutto è gratuito, esplorando le conseguenze sociali e personali di questa situazione eccezionale: una storia segue diversi personaggi mentre attraversano una città senza prezzo, riflettendo su temi di valore, scambio e di relazioni umane.
Sono tre delle dieci storie sviluppate dagli studenti e dalle studentesse (oltre 200 i partecipanti) delle classi terze e quarte del Liceo statale Carlo Tenca e dell’Iis G. L. Lagrange di Milano. I lavori sono stati selezionati per il Demo day (ospitato al Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano) del progetto Career connect Italy – Verso il futuro, promosso da JPMorganChase e sviluppato in Italia in collaborazione con Fondazione Golinelli.
Ai giovani partecipanti dell’iniziativa, che ha preso avvio a dicembre scorso, è stata affidata una sfida creativa: sviluppare storie sul tema Vivere Milano, con l’applicazione di strumenti digitali e dei linguaggi di intelligenza artificiale generativa.
Vivere Milano: un progetto, mille città
La metropoli vissuta quotidianamente dai ragazzi è stata indagata su piani diversi e riproposta, di volta in volta, in chiave di racconto storico, fantastico, utopico o di critica sociale. Molte delle narrazioni realizzate dagli studenti partecipanti riflettono il desiderio di una Milano più accessibile: da “La città senza prezzo” a “Milano gratis”, gli studenti hanno immaginato scenari in cui la città sfida le logiche commerciali, preservando spazi di autenticità e relazioni genuine. Altri racconti, come “Il salvataggio di Milano” e “Archcity”, proiettano i lettori in futuri possibili, esplorando trasformazioni tecnologiche e sociali.
Storie come Intrighi nella Milano della Controriforma e L’ultima sinfonia rivisitano invece il passato della città, immergendo il pubblico in epoche storiche complesse o celebrandone il ricco patrimonio culturale.
Non mancano i racconti introspettivi, come Tutto è compiuto e Ritorno a casa 2096, che invitano a riflettere su identità, memoria e cambiamento urbano. Nel complesso, le opere realizzate offrono un vivido mosaico di prospettive, tutte accomunate dalla componente interattiva tipica dei video game, che permette ai fruitori di scegliere l’andamento della narrazione.
La finale
Agli studenti e alle studentesse, autori delle dieci storie finaliste, il compito e l’opportunità di presentare i loro progetti ad una platea di esperti del mondo dell’educazione e dell’innovazione, dimostrando le competenze creative e tecnologiche acquisite.
Le cinque storie originali più interessanti saranno premiate e gli studenti vincitori avranno l’opportunità di partecipare a un hackathon negli uffici di J.P. Morgan, dove affronteranno una sfida di innovazione utilizzando le più recenti tecnologie, tra cui l’intelligenza artificiale generativa, per affinare ulteriormente le proprie competenze.
Presenti al Demo day Francesco Cardinali, senior country officer di J.P. Morgan in Italia, e Antonio Danieli, vicepresidente e direttore generale di Fondazione Golinelli. Fra gli interventi Alessandro Scarpato, ai engineer di Datapizza, e Beatrice Starace e Alessandro Saracino, di Fondazione Golinelli.
Più consapevolezza sui nuovi strumenti digitali
«J.P. Morgan», spiega proprio Francesco Cardinali, «è da sempre impegnata nella promozione di iniziative inclusive a sostegno delle giovani generazioni. Con l’edizione di Career connect Italy di quest’anno abbiamo voluto aiutare i ragazzi a sviluppare una maggiore consapevolezza nell’utilizzo di strumenti digitali potenti quali le applicazioni di intelligenza artificiale generativa.
Per sei mesi, aggiunge, «le loro scuole hanno aperto le porte ai tutor della Fondazione Golinelli e ai mentor di J.P. Morgan, che hanno offerto ai ragazzi nuove prospettive e spunti utili per il loro futuro. Gli studenti hanno partecipato con interesse, restituendo riflessioni significative sulla realtà urbana che viviamo. Mi congratulo con tutti i partecipanti e i loro insegnanti per la creatività dimostrata e ringrazio la Fondazione Golinelli per i contenuti innovativi e la partnership collaborativa, e i colleghi di J.P. Morgan per la generosità umana e professionale nello svolgimento dell’attività di mentorship».
Una finestra sulle professioni del futuro. «Career Connect Italy – Verso il futuro», precisa Danieli, «ha rappresentato un’occasione unica per i partecipanti di avvicinarsi al mondo dell’innovazione e delle professioni del futuro».
Grazie alla collaborazione tra il team di JPMorganChase e Fondazione Golinelli, prosegue, «e a un approccio innovativo basato sulle tecnologie emergenti, siamo riusciti a trasformare l’apprendimento in un’esperienza coinvolgente e concreta, preparando i ragazzi alle sfide del domani».

Gioco, coding e intelligenza artificiale
Nel corso del progetto, gli studenti sono stati accompagnati dai tutor di Fondazione Golinelli in un percorso di apprendimento game-based pratico e teorico di elementi di coding e design thinking, volto a promuovere un uso consapevole delle applicazioni di intelligenza artificiale generativa, che i ragazzi hanno impiegato nelle fasi di brainstorming, prototipazione e creazione delle storie digitali.
Inoltre trenta mentor, professionisti e dirigenti di JPMorganChase, hanno assistito gli studenti per tutta la durata del programma, apportando competenze e offrendo momenti di dialogo e spunti di confronto con la realtà professionale. Hanno completato l’iniziativa sessioni di orientamento post-diploma aperte ai ragazzi e alle loro famiglie.
Parlano i ragazzi
«Questa esperienza con JPMorganChase e Fondazione Golinelli», racconta Alice, studentessa del Liceo Tenca, «è stata molto interattiva. Abbiamo scoperto tantissime applicazioni legate all’intelligenza artificiale e creato un vero e proprio gioco partendo da zero, con una storia in cui i fruitori devono fare delle scelte che avranno conseguenze a livello narrativo.
Ad esempio, spiega, «abbiamo usato Microsoft Copilot per generare le immagini del nostro racconto e Twine per progettare e organizzare le diverse diramazioni della storia. Non avevo mai pensato che la tecnologia potesse essere così creativa. Mi ha aperto un mondo su come posso usare la mia immaginazione anche in ambito digitale».
Dello stesso avviso Jacopo, studente del Liceo Tenca. «Partecipare al progetto con JPMorganChase e Fondazione Golinelli», racconta, «è stato davvero stimolante. Ho imparato a usare strumenti che saranno utili sia per il mio futuro lavorativo sia per la mia creatività personale. Mi piace raccontare storie e qui ho potuto farlo davvero, assumendo un ruolo attivo».
A differenza delle lezioni tradizionali, spesso più frontali, , riflette, «ho avuto l’opportunità di mettermi in gioco concretamente. Vedere un’idea diventare un prodotto digitale è stato incredibile, Mi ha fatto capire molto sul processo creativo dietro a videogiochi e app che uso quotidianamente».
In apertura e nel testo foto di ufficio stampa e comunicazione Fondazione Golinelli
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