Porto Alegre: la festa finale

PORTO ALEGRE. Siamo arrivati alla fine. Qui sono passate da poco le 12.00 e la gente che non e’ ancora partita si e’ accalcata da un po’ nello spazio che ieri raccoglieva le tre sale piu’ grandi del forum. Nella notte e’ stato creato uno spazio unico per accogliere le diecimila persone (circa, qua la gente entra ed esce di continuo perche’ dopo un po’ la temperatura diventa proibitiva) intervenute per l’atto finale. Adesso capisco perche’ qui’ i “gaucho” brasiliani hanno la fama che da noi hanno i lombardi… Per il gran finale viene lasciato uno spazio relativo ai discorsi. Interventi di alcuni esponenti del comitato organizzatore (qui siamo gia’ in periodo elettorale, ad ottobre si rinnova tutto, dai governatori, al parlamento e al presidente), ma a parte chi sta davanti, il rumore di fondo rende veramente arduo l’esercizio dell’ascoltare. La platea si accende quando entra in scena la musica (e finire cosi’ e’ il saluto migliore che ci poteva essere). Tutti seguono il ritmo della musica (ognuno come puo’) formando tantissimi cerchi concentrici, e diventa facile sentirsi piu’ vicini. Questa immagine di allegria il “movimento” non deve perderla se vuole continuare ad essere “diverso” dal World economic forum di Davos (ve lo immaginate Bill Gates che salta e balla sul palco come ho visto fare ad Agnoletto?).