Quali sono le caratteristiche del credito agli enti non profit in termini di durata, costo e rischio?
Considerando le forme tecniche del credito, si evidenzia la similarità della tipologia di prestiti agli operatori del terzo settore con quello delle altre imprese. L’unica differenza sostanziale è la maggiore incidenza per le onp degli affidamenti in conto corrente, imputabile alla lentezza con la quale il settore pubblico remunera le organizzazioni stesse per i servizi sociali forniti. Con riferimento ai tassi di interesse, quelli corrisposti dalle onp sono mediamente più bassi di quelli pagati dalle altre imprese, in coerenza con il differenziale di rischiosità osservato: i prestiti alle onp hanno un tasso di insolvenza appena superiore a quello delle famiglie e nettamente inferiore a quello delle imprese, incluse le altre cooperative. Un fattore penalizzante per il terzo settore in tema di accesso ai finanziamenti è rappresentato dalla necessità, per il sistema bancario, di applicare la ponderazione del 100% ai prestiti erogati alle onp (circolare 263 della Banca d’Italia, 27/12/2006). Tale fattore di ponderazione è lo stesso utilizzato per le aziende for profit, mentre alla clientela retail viene riconosciuto il 75%. Ciò implica la necessità per una banca di procedere ad accantonamenti consistenti nel momento in cui concede prestiti alle onp (Basilea 3 renderà ancora più oneroso questo processo). Eppure le istituzioni non profit sono tra i clienti delle banche che rimborsano con “più facilità” i prestiti: il terzo settore risulta 12 volte più regolare nei pagamenti rispetto agli altri soggetti economici. La penalizzazione che oggi caratterizza le esposizioni creditizie nei confronti delle onp appare dunque ingiustificata alla luce dei comportamenti di mercato: per superare l’incoerente trattamento prudenziale previsto dalle istruzioni di vigilanza, Abi ha promosso un’azione di sistema che mira ad una revisione dell’attuale regolamentazione (abbassamento della ponderazione dal 100 al 75%). Le banche stanno mettendo a punto strategie nei confronti del non profit, come Ubi che ha lanciato Ubi Comunità. Spiega Guido Cisternino, responsabile Enti, associazioni e terzo settore: «Stiamo sviluppando alcuni strumenti dedicati per una più accurata valutazione del merito creditizio delle onp, in grado di valorizzare tali soggetti a partire dalle loro caratteristiche distintive, attraverso l’acquisizione di informazioni di natura extra contabile e qualitativa sugli “asset intangibili”».
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