Oggi ho letto sui giornali che il professor Romano Prodi avrà un ruolo di alto livello in Africa per le Nazioni Unite, occupandosi dei dossier più spinosi del Palazzo di Vetro come il mantenimento della pace in Somalia e nella regione sudanese del Darfur. Si tratta di un compito molto delicato, considerando che le missioni di peacekeeping nel continente sono tra le più impegnative a livello planetario. Tanto per fare un esempio, l’Unamid, gestita da Onu e Unione Africana nella tormentata regione sudanese del Darfur, ha dispiegato sul campo meno della metà dei soldati previsti e viene accusata di essere inefficiente. Non mi resta che fare al professore i migliori auguri, nella consapevolezza che la posta in gioco è davvero alta.
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