Filantropia condivisa

Quaranta donne in difficoltà ricominciano dal lavoro

È l’obiettivo di Dots, uno dei progetti del fondo Women for women e realizzato da Fondazione Adecco. Tutto è partito dall’incontro tra 15 donatrici che si sono riunite per un’iniziativa comune, spiega Simonetta Schillaci, executive vice president del Fondo Filantropico Italiano

di Nicola Varcasia

È un progetto che sta aiutando decine di donne a reinserirsi al lavoro. Al tempo stesso, rappresenta un modello di filantropia condivisa che aiuta a capire la concretezza delle nuove forme di innovazione sociale. Parliamo del progetto Dots — Donne, orientamento, training, skills, realizzato dalla fondazione Adecco. È una delle attività finanziate attraverso il fondo Women for women del Fondo Filantropico Italiano. Da qui occorre infatti partire per comprenderne appieno l’originalità: «Il punto di partenza è stato individuare e riunire le 15 donatrici che hanno unito il desiderio personale e le risorse materiali per un’iniziativa comune da dedicare a programmi di protezione per le donne», spiega Simonetta Schillaci, executive vice president del Fondo Filantropico Italiano.

Insieme con più risorse

A questo punto è iniziata la tipica attività di consulenza filantropica del Ffi. Si è focalizzata sulla richiesta delle donatrici di identificare progetti sul tema della reintegrazione lavorativa delle donne in uscita da situazioni di fragilità e violenza. Attività che si è conclusa con l’avvio di una partnership con la fondazione Adecco. «Il duplice vantaggio di un programma come questo è, da un lato, quello di creare più valore per l’organizzazione che riceve. Mettendo a disposizione le risorse per generare un impatto maggiore rispetto a quanto ciascun donatore riuscirebbe da solo e, dall’altro, permettere a chi dona di vivere l’esperienza filantropica assieme a un arricchimento culturale, seguendone passo passo la realizzazione», aggiunge Schillaci.

In azione

I risultati non hanno tardato ad arrivare: «Nella prima edizione sono state formate 10 donne, indirizzate a noi grazie ai servizi territoriali e che, per motivi diversi, erano inoccupate. Per otto di loro, grazie ad accordi individuali con alcune aziende dei settori retail e ristorazione, sono stati costruiti dei contratti che potessero incontrare le loro esigenze, a cominciare dall’orario ridotto», spiega Laura Ciardiello, De&i field project manager della Fondazione Adecco.

Laura Ciardiello, fondazione Adecco

Ma è solo l’inizio: «La seconda edizione iniziata nel 2024 coinvolgerà, fino al 2026, almeno 40 donne vittime di violenza residenti a Milano, momentaneamente disoccupate», conclude Ciardiello. Nel magazine di maggio, da cui è tratto questo articolo, il servizio completo con le quindici donatrici che hanno aderito al fondo Women for women. E la testimonianza diretta di una delle donne sostenute grazie al progetto.

Foto in apertura dall’ufficio stampa del Fondo Filantropico Italiano

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