Mondo

Quattro Fondazioni per le mamme africane

Il programma per l’accesso gratuito al parto sicuro

di Redazione

di Randa Ghazy

 

In momenti di crisi come questa, l’unione fa la forza. Anche per le fondazioni. Parola del presidente di Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti.

Per questo, insieme a Fondazione Cariparo, Fondazione Cariverona e Compagnia di San Paolo, Cariplo ha lanciato il programma “Prima le mamme e i bambini”, che ha l’obiettivo di garantire l’accesso gratuito al parto sicuro e la cura del neonato in 4 distretti di quattro paesi africani, ovvero Angola, Etiopia Uganda e Tanzania, i paesi che hanno la mortalità materna più alta del mondo.

In Uganda ad esempio il rapporto di donne che non arrivano alla menopausa per complicazioni legate al parto è di 1 a 23. In Italia, invece, 1 a 15.7000.

Guzzetti spiega che “solo la collaborazione tra fondazioni consente, specialmente in momenti di crisi come questa, di sostenere progetti dall’impatto finanziario importante”, ed infatti il progetto fornirà un supporto complessivo di 5 milioni 456mila euro, di cui 700.000 euro nel primo anno.

 Il piano messo in campo ha una durata quinquennale,  e si propone di di raddoppiare in 5 anni il numero dei parti assistiti, passando dagli attuali 16.000 a oltre 33.000 l’anno, con un efficace coinvolgimento di ospedali e centri di salute governativi.

La novità del programma è innanzitutto il modello di intervento. Le fondazioni hanno scelto infatti di collaborare con Medici con l’Africa Cuamm, che da sempre privilegia il rapporto attivo con le comunità locali, le autorità sanitarie pubbliche e i servizi privati non profit.

 

Il partenariato così sviluppato coinvolge quindi le quattro Istituzioni Cattoliche del settore sanitario che operano nei distretti coinvolti e le autorità governative locali, le quali contribuiscono  ai running cost delle strutture per una quota che va dal 20 al 40%.

La popolazione direttamente interessata è complessivamente di circa 1.300.000 abitanti, con 4 ospedali principali e 22 centri di salute periferici che possono garantire il parto sicuro.

 Tre i cardini principali del progetto, spiega il direttore di Medici con l’Africa Cuamm, padre Dante Carraro: “la gratuità delle cure, la sicurezza, e la formazione al personale locale”.

 Se “Prima le mamme e poi i bambini” appare come un progetto semplice, fondato sull’assistenza primaria, per padre Carraro esso si inscrive “nella crisi finanziaria ma prima di tutto valoriale che stiamo vivendo”, e il coinvolgimento dei singoli cittadini diventa quindi fondamentale, tramite ad esempio il supporto a CUAMM con il 5per1000. CUAMM ha stimato che il costo medio per assicurare un parto assistito è di soli 40 euro.

 Se l’obiettivo sembra ambizioso, il direttore de La Stampa Mario Calabresi ci ricorda che la copia più venduta del suo giornale aveva in prima pagina uno speciale sull’Africa come opportunità, e che la sottoscrizione lanciata dal suo giornale per la carestia nel Corno d’Africa raccolse 800.00 euro in sole tre settimane.

 Chi ha detto che l’Africa non ci interessa?

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