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R.D.CONGO. Aifo: il conflitto c’è anche nelle regioni interne

Ad essere interessata dal conflitto non è solo la zona di Goma. Si moltiplicano gli episodi di violenza anche nell'Ituri

di Redazione

«La nostra regione del Nord Kivu è in guerra da ormai un anno, ma in questi giorni il conflitto si sta intensificando nelle zone interne (a 50/60 km. dalla nostra città) ed ha creato più di un milione di profughi». A riferire la notizia è Suor Giovanna Gallicani, che collabora con l’ong Aifo. «Nella nostra parrocchia abbiamo 4 campi profughi e la situazione è di continuo pericolo» afferma la religiosa.

Anche nel distretto  dell’Ituri, in cui ha sede un altro Progetto AIFO, c’è stata una significativa ripresa della violenza dei gruppi armati, mentre nel distretto di Haut-Ue’le’, nella provincia orientale, gli attacchi contro i civili e i rapimenti di bambini da parte dell’Esercito di resistenza del Signore (Lra), il gruppo armato di opposizione ugandese, si sono intensificati costantemente nell’ultimo anno. Suor Marcela Lopez, responsabile locale del progetto Aifo, dichiara: «Le aree in cui sono in corso gli scontri si trovano a 500 Km da Ituri, ma anche qui arrivano spesso i militari che pretendono denaro o compiono furti. Siamo molto preoccupati perché si ha la sensazione che i militari si preparino a portare la guerra anche in questa zona. Ci troviamo vicini alle zone di confine con l’Uganda e con il Sudan, dove c’è una concentrazione dei ribelli, per questo c’è il rischio concreto che il conflitto si estenda alla nostra regione. Negli ultimi giorni sono arrivate 15 famiglie di profughi provenienti dall’area di Goma, dove il conflitto è più intenso. Presso il progetto sono in cura numerose persone che hanno subito forti traumi psicologici a causa delle violenze perpetrate dai militari e dai ribelli. Dai mass media abbiamo notizia che a Goma i combattimenti sono ancora molto intensi e la gente sta scappando in massa.  A causa della stagione delle piogge le strade sono impraticabili e noi ci troviamo in una zona isolata, lontana dalle città. Dobbiamo aspettare la fine di novembre, quando saranno finite le piogge, per poterci muovere e andare a vedere cosa succede nelle città vicine».

Freddy Sanduku, Coordinatore Nazionale Aifo per la Repubblica Democratica del Congo, ci ha riferito telefonicamente che la crisi ha ripercussioni su tutto il paese. Anche la capitale Kinshasa, dove ha sede il Coordinamento AIFO, vive un clima di grande incertezza e si teme che la situazione possa precipitare da un momento all’altro.

Il Progetto AIFO a Goma consiste nel sostegno ad un Centro di Salute mentale specializzato, che cura in particolare bambini colpiti da epilessia e da disturbi psichiatrici. Presso il Centro si è istituita una sezione dedicata per accompagnare, da un punto di vista psichiatrico, educativo e sociale,  i bambini traumatizzati per aver assistito in prima persona a episodi di violenza sui propri familiari: assassini, violenza sulle mamme. Particolarmente frequenti e traumatiche sono le violenze legate alla guerra in corso: centinaia di bambini sono gravemente traumatizzati per aver assistito a scene di violenza nei confronti dei propri genitori o parenti.
Nel distretto dell’Ituri , AIFO conduce un progetto di Sanità di base, attraverso i Centri  Sanitari di Ariwara e di  Aru, Centro di Riferimento per il Morbo di Hansen e TBC delle 6 zone sanitarie del Nord-Ituri. Il Progetto comprende il controllo dell’incidenza del morbo di Hansen e della TB, il depistaggio e la cura dei casi di malnutrizione pediatrica nelle zone di Aru ed Ariwara e l’ampliamento delle attività di educazione sanitaria e sviluppo comunitario. Negli ultimi anni vengono curati anche molti malati di Aids. 

 

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