Famiglia

Reggio Calabria, la tata è online

di Redazione

Tre click ed è fatta. Uno per accedere alle schede personali delle tate, un altro per effettuare la scelta e un terzo click per prenotare il servizio. Si chiama «Tata in città» il nuovo servizio innovativo ideato dal Comune di Reggio Calabria, e gestito dall’associazione di promozione sociale “Amici per l’infanzia”, per fornire un’efficace opportunità alle famiglie che decidono di provvedere autonomamente alla cura a casa dei propri cuccioli utilizzando gli operatori iscritti all’albo comunale degli Educatori domiciliari di infanzia. Le famiglie potranno scegliere, collegandosi all’apposito sito, tre tipologie di servizio: l’educatore domiciliare, per l’attività di accudimento e animazione; l’operatore domiciliare per l’assistenza scolastica a minori sino a 12 anni; l’accompagnatore domiciliare di bambini (fino a 12 anni) per i percorsi da casa a scuola o presso le sedi delle attività extra scolastiche, con i mezzi di trasporto messi a disposizione dell’organismo gestore. Il servizio sarà cofinanziato dal Comune di Reggio Calabria per il solo periodo sperimentale di quattro mesi (si parte il 12 luglio) attraverso l’erogazione di appositi “buoni tata” che saranno concessi agli utenti sulla base delle richieste (a sportello) avanzate dalle famiglie degli utenti sino all’esaurimento delle risorse assegnate al progetto. I genitori potranno richiedere i voucher a parziale rimborso delle spese sostenute per una delle tre tipologie di servizio acquistate. Il bonus sarà pari al 50% del costo affrontato e comunque non superiore, per il periodo sperimentale, a complessive 50 ore per famiglia per quanto riguarda i servizi di assistenza domiciliare e scolastica, e per un numero complessivo di 15 servizi di accompagnamento domiciliare. Gli operatori per l’infanzia opereranno in prima persona, senza alcun vincolo di subordinazione nei confronti del Comune di Reggio Calabria, sulla base delle indicazioni date dal gestore del servizio. Le tate, infine, potranno svolgere la loro attività per un numero massimo di tre minori.

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