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RELIGIONE. Arriva l’ostia per posta

Si chiama «Host in the post» ed è l'ultimas frontiera delle nuove chiese. Forti critiche dai teologi che definiscono il fenomeno McDonaldizzazione o Dominos Pizza-izzazione della chiesa

di Redazione

I fedeli dell’Open Episcopal Church, una chiesa indipendente britannica, potranno beneficiare di un nuovo servizio, ricevere l’eucarestia via posta. Il vescovo di questa
chiesta inglese, Jonathan Blake, ha deciso di offrire il servizio chiamato «Host in the post», il corpo ed il sangue di Cristo in busta chiusa a casa di ogni fedele, al costo delle sole spese postali, che ammontano a 2 sterline per la consegna di un’ostia per ogni domenica, mentre se si vuole ricevere un pacco con 500 ostie consacrate bisognerà pagare 10 sterline.
Il servizio è stato ideato in particolare per i malati e per le persone molto anziane, che non possono muoversi da casa, ma permetterà ai seguaci di questa confessione religiosa di ricevere l’ostia per la comunione di ogni domenica a casa senza dover andare a messa.
A molte persone appare un’eresia e il teologo John Drane ha definito questa iniziativa come «la McDonaldizzazione della chiesa», per la «Dominos Pizza-izzazione» della chiesà è solamente una questione di tempo. Consegnare l’eucarestia a casa è solamente l’ultimo passo di vari esperimenti che mirano ad adattare il Cristianesimo, secondo alcune chiese indipendenti, ad un mondo che cambia, e che è passato dalla confessione via web, alla chiesa che esiste solo on-line.

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