Azalea della Ricerca

Ricerca sul cancro: sostenerla dipende da noi

Le azalee tornano domenica 11 maggio, Festa della Mamma, per sostenere la ricerca contro i tumori che colpiscono le donne. L'iniziativa di Fondazione Airc, nata nel 1984, è stata la prima campagna di fondi sulle piazze.

di Nicla Panciera

Due donne che si ammalano di tumore su tre sono vive a cinque anni dalla diagnosi. Questo è solo uno dei traguardi ottenuti dalla ricerca scientifica, grazie a diagnosi sempre più precoci e precise, approcci chirurgici meno invasivi ed efficaci, nuove terapie mirate e meglio tollerate. Permangono notevoli differenze tra i diversi tipi di tumore: dopo un cancro al seno l’88% circa delle donne è viva a cinque anni dalla diagnosi mentre per le donne colpite da un tumore ginecologico le percentuali sono del 79% circa per il tumore del corpo dell’utero, 68% per la cervice uterina e 43% per l’ovaio.

Per il sostegno alla ricerca sui tumori che colpiscono le donne, domenica 11 maggio – festa della mamma – Fondazione Airc che quest’anno festeggia i suoi 60 anni torna in piazza con l’Azalea della Ricerca, iniziativa nata nel 1984, prima campagna di raccolta fondi sulle piazze, che ha reso l’azalea un vero e proprio simbolo della salute al femminile.

In Italia solo lo scorso anno si sono stimate 175.600 nuove diagnosi nel genere femminile. I tumori più frequenti tra le donne sono quelli della mammella (53.065 nuovi casi), del colon-retto (21.233), del polmone (12.940), dell’utero (8.652), della tiroide (8.322), del pancreas (6.712), il linfoma non-Hodgkin (5.950), il melanoma cutaneo (5.872), il cancro della vescica (5.789) e dello stomaco (5.512), secondo i dati AIOM-AIRTUM.

Roberta, 37 anni di Rieti, ha ricevuto la diagnosi di tumore, un linfoma di Hodgkin, nella primavera del 2010: «Ho affrontato un percorso complesso senza mai abbattermi nonostante la chemioterapia, la perdita dei capelli, il ritorno della malattia, il trasferimento a Milano e il trapianto di midollo. Ho provato sulla mia pelle l’importanza della ricerca: le mie terapie erano frutto di studi, sperimentazioni e innovazione. Sono stata seguita da specialisti di altissimo livello che mi hanno mostrato anche il lato umano di questo settore, fatto da medici empatici, vicini al letto del paziente e non chiusi nei loro laboratori». Ecco la sua storia:

Ci sono però pazienti che ancora non ce la fanno, che non rispondono ai trattamenti e che vanno in progressione. In Italia, nel 2024, sono stati stimati 98.700 decessi per cancro negli uomini e 82.000 tra le donne. La ricerca è cruciale per fare in modo che ciascuno di loro possa avere una possibilità.

Domenica 11 maggio, in 3.900 piazze in tutta Italia, migliaia di volontari di Fondazione Airc saranno impegnati a distribuire 600 mila piantine a fronte di una donazione minima di 18 euro. L’Azalea è disponibile anche su Amazon. Tutte le informazioni e i punti di distribuzione su azaleadellaricerca.it L’appuntamento è anche l’occasione per promuovere l’importanza della prevenzione e raccontare i più importanti traguardi raggiunti dalla ricerca oncologica. In piazza, insieme alla piantina sarà distribuita una pubblicazione speciale sui tumori che colpiscono le donne, con testimonianze e informazioni utili per sfatare molti falsi miti.

In occasione dell’Azalea della Ricerca, molte aziende hanno scelto di sostenere Airc per contribuire agli avanzamenti della ricerca sul cancro e per aumentare la consapevolezza sui tumori che colpiscono le donne.

  • Dolomia, brand di Unifarco, ha destinato una donazione di 25.000 euro per la Borsa di Studio sul tumore ovarico di Laura Formenti con l’obiettivo di contribuire ai progressi della conoscenza di questo specifico tumore e per migliorarne le terapie. 
  • Gillette Venus si è focalizzata sui tumori causati dal Papillomavirus (HPV). L’azienda ha donato 50.000 euro per co-finanziare il progetto Investigator Grant, guidato da Alessandra Soriani, sul tumore della cervice uterina. Un impegno concreto rafforzato da una campagna di sensibilizzazione dal nome “Cura il visibile. Proteggiti dall’invisibile“, per promuovere l’importanza degli screening e della prevenzione e trasformare la consapevolezza in uno strumento di tutela della salute.  
  • Maire, con una donazione di 25.000 euro, sostiene la Borsa di Studio di Angelo Velle impegnato in un progetto sul tumore ovarico.
  • Mitsubishi Electric rinnova il suo impegno verso la ricerca scientifica oncologia, sostenendo con una donazione di 25.000 euro una nuova annualità di una Borsa di Studio sui tumori che colpiscono le donne.
  • Melinda si è impegnata per finanziare una Borsa di Studio sui tumori che colpiscono le donne con una donazione minima di 25.000 euro.  Nei mesi di aprile e maggio saranno donati ad Airc 0.10 euro per ogni vassoio di 4 mele renetta venduto nei supermercati Esselunga, Tigros e Iperal. Questa iniziativa rappresenta un gesto tangibile per sostenere la ricerca e fare la differenza nella vita di tante donne. 
  • Stroili ha messo a disposizione un contributo di 25.000 euro che consentirà di bandire una nuova Borsa di Studio sui tumori che colpiscono le donne per un giovane scienziato che potrà iniziare a lavorare nei primi mesi del 2026.  

Foto di Fondazione Airc

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