Mondo

Richiedenti asilo, è boom

Nel 2008 le domande sono state 31mila, oltre il doppio rispetto all'anno precedente. Eritrea, Afghanistan, Guinea, Costa D'Avorio sono i principali paesi di provenienza. Il Rapporto del Centro Astalli

di Redazione

Il 2008 è stato caratterizzato da un forte aumento delle domande d’asilo presentate nel nostro Paese: sono state piu’ di 31.000, con un aumento rispetto all’anno precedente superiore al 100%. Il sistema di accoglienza italiano, già messo in crisi dalle 14.000 domande dell’anno precedente, ha sfiorato il collasso. È quanto emerge dal Rapporto 2008 del Centro Astalli che verra’ presentato domani a Roma, alle ore 18 nell’oratorio del Caravita, via del Caravita 7, in occasione del primo incontro di formazione “Non sono razzista ma…” con interventi di Angelo Caputo (Magistratura Democratica); Paolo Morozzo Della Rocca (Sant’Egidio); P. Giovanni La Manna (Presidente Centro Astalli).

Come era prevedibile, anche il numero degli utenti del Centro Astalli è cresciuto notevolmente: a Roma, in particolare il numero di persone che ha avuto accesso ai servizi di prima accoglienza per la prima volta è aumentato del 22% (1.772 nuove tessere) rispetto al 2007, mentre il numero di persone che accede ai servizi in modo continuativo ha subito un aumento del 57% (6.987 tessere). Anche le persone che si sono rivolte al Centro Astalli per essere supportate nella ricerca di un lavoro o di un alloggio sono infatti aumentate del 45% (455 persone) rispetto all’anno precedente.

Sempre numerosi, tra coloro che l’Associazione prende in carico sono le vittime di tortura. Nel 2008 ne sono state individuate e assistite 376 (292 uomini e 84 donne). Il loro numero e’ quasi raddoppiato rispetto al 2007, grazie anche al lavoro sistematico che si fa in collaborazione con la Asl Rm/A, presso il progetto SaMiFo.

In totale, rileva il rapporto, si puo’ dire che nel 2008 il Centro Astalli ha incontrato oltre 20.000 richiedenti asilo e rifugiati.

Il Rapporto, oltre a contenere un resoconto di un anno di attivita’ del Centro Astalli, vuole essere un agile strumento per capire quali sono le principali nazionalità di rifugiati che giungono in Italia per chiedere asilo. Quanti di loro riescono ad ottenere il riconoscimento dello status di rifugiato o la protezione umanitaria. Quanti hanno rischiato la vita affrontando viaggi per mare o per terra ai limiti della sopravvivenza per giungere in Europa. Eritrea, Afghanistan, Guinea, Costa D’Avorio sono i principali paesi di provenienza del 2008. Dal Rapporto emerge con chiarezza la presenza significativa di donne tra le persone in fuga dal Corno d’Africa e l’alto numero di minori non accompagnati provenienti dall’Afghanistan.

Nonostante il grande impegno dei circa 450 volontari e operatori a fianco di rifugiati e richiedenti asilo anche nel lavoro quotidiano e nella gestione ordinaria dei servizi emerge chiaramente il grande limite di non avere in Italia una legge organica sull’asilo. La mancanza di un sistema d’accoglienza codificato e di percorsi di integrazione ad hoc rendono il lavoro del Centro Astalli e degli altri enti di tutela un’impresa troppo impegnativa per essere completamente delegata alla buona volontà del terzo settore.

L’Associazione Centro Astalli (sede italiana del Jesuit Refugee Service) ha iniziato la sua attività nel 1981, dopo la fondazione del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati ad opera di P. Pedro Arrupe, allora Superiore generale dei Gesuiti. Accompagnare, servire, difendere i diritti dei rifugiati e degli sfollati di tutto il mondo: questa è la missione che il Centro Astalli ha scelto di portare avanti nella realtà italiana.

 

 

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.