Welfare
Rifiuti: Legambiente, 600 mln di business per camorra
Lo stima il "Rapporto Ecomafia 2007" dell'associazione ambientalista
di Redazione
Un territorio massacrato da rifiuti, veleni e cemento. Protagonisti trafficanti, camorristi ma anche massoni, servizi deviati, imprenditori conniventi, colletti bianchi. E dove i politici sono spesso comparse distratte. A denunciarlo, nell’aprile dell’anno scorso, l’analisi tracciata da Legambiente Campania, nel ‘Rapporto Ecomafia 2007′. Rispetto alla questione rifiuti, nel rapporto di Legambiente emergeva che e’ di oltre 600 milioni di euro il giro d´affari annuo della criminalita’ organizzata, con oltre 10 milioni di tonnellate di veleni sversati negli ultimi due anni, che hanno trasformato la Campania nella discarica occulta dell´industria italiana.
Oggi, a meno di un anno di distanza, l’emergenza rifiuti impazza ancora una volta per le strade di Napoli e della Regione, che in questi giorni mosra una triste immagine di se’ dipinta nei volti e nella rabbia della gente scesa in strada a protestare a Pianura. Solo nel 2006 sono state ben 140 le discariche abusive sequestrate dalle forze dell´Ordine. Il primato spetta alla provincia di Salerno con 53 discariche. Solo il Corpo Forestale ha sequestrate ben 63 siti e aperto 137 indagini.
Nel ciclo dei rifiuti la Campania detiene il primato negativo a livello nazionale. Sono 448 le infrazioni accertate, pari al 10,2% del totale nazionale, 453 le persone denunciate e arrestate e 175 sequestri effettuati. A livello provinciale maglia nera alla Provincia di Caserta con 189 infrazioni accertate, 157 persone denunciate o arrestate e 46 sequestri effettuati. Segue Napoli con 112 infrazioni accertate e 86 persone arrestate o denunciate e 50 sequestri effettuati.
Grazie all’introduzione del delitto ambientale di organizzazione di traffico illecito di rifiuti (ex art 53bis decreto Ronchi oggi art260 del codice dell´ambiente ) dal 2002 in Campania sono stati arrestati ben 115 trafficanti, 277 persone denunciate e 77 aziende coinvolte. A livello nazionale, secondo l’analisi presentata da Legambiente sempre nell’aprile dello scorso anno, i rifiuti, soprattutto quelli speciali pericolosi e non, alimentano sempre piu’ profitti delle organizzazioni criminali. Quelli fatti sparire nel nulla sono almeno 26 milioni di tonnellate, circa il 25% del totale prodotto, e il business della ‘Rifiuti spa’ cresce in un anno del 38%.
La notizia positiva che emerge dal rapporto e’ che il 2006 e’ l’anno dei record: per il numero d’inchieste (18), di arresti (126) e di persone denunciate (417), grazie allo strumento fornito alle forze dell’ordine e alla magistratura dall’introduzione del delitto ambientale di organizzazione di traffico illecito di rifiuti.Secondo il rapporto, per numero di infrazioni alla normativa sui rifiuti primeggia la Campania con 448 reati, pari al 10,2% del totale nazionale, seguita dalla Sicilia (426) e dalla Puglia (410). Secondo Legambiente inoltre, la Campania, per il XIII anno consecutivo, si conferma leader a livello nazionale per il numero di reati ambientali: nel 2006 sono stati ben 3.169 gli illeciti accertati, alla media di otto reati al giorno, uno ogni tre ore; ben 2.861 persone tra denunciate ed arrestate e ben 1.362 sequestri effettuati. Il sistema di 64 clan gestisce un portafoglio di circa 6miliardi di euro, tra fatturato legale e illegale. La provincia di Napoli con 1.087 infrazioni accertate, 1.109 persone tra denunciate e arrestate e 713 sequestri effettuati, si conferma leader a livello regionale, seguita da Salerno con 955 infrazioni accertate, 731 persone tra denunciate e arrestate e 329 sequestri effettuati. A seguire la Provincia di Caserta con 472 infrazioni accertate, 352 persone denunciate e arrestate e 122 sequestri effettuati.
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