Strategie per l'inclusione

Ripartire dal lavoro di cura: la formazione come leva di cambiamento

Giovani e donne in situazione di esclusione sociale sono i destinatari di un progetto di formazione gratuita che Dynamo Camp e Intesa Sanpaolo Assicurazioni promuovono a livello nazionale. In Puglia, si sta concludendo un percorso di formazione che, insieme alle competenze professionali, offre l’opportunità di costruire un nuovo percorso di vita

di Daria Capitani

Se vuoi cambiare il sistema, studia. Lo dicono le storie di alcuni dei partecipanti a un’iniziativa di formazione gratuita realizzata da Dynamo Academy e Dynamo Camp in co-progettazione con Intesa Sanpaolo Assicurazioni in diversi luoghi dello stivale. Alessia, 31 anni, ha trovato il suo posto nel mondo del lavoro e sogna di continuare a far crescere le sue competenze. Samantha, 34, si sente più forte e determinata: «Se dovessi raccontare l’esperienza con una sola parola, sceglierei rivincita».

La ceo di Dynamo Camp e presidente di Dynamo Academy Serena Porcari questa mattina in un incontro nella sede della Cooperativa Crescere Insieme.

A Bari, il progetto ha preso la forma di due corsi per acquisire competenze nell’ambito della cura e dell’assistenza all’infanzia: grazie alla collaborazione sul territorio con il Consorzio Meridia, sono state coinvolte 40 donne in situazione di emarginazione economica e sociale. L’attestato di qualifica professionale (i percorsi formativi per Tecnico per la cura e l’assistenza all’infanzia sono riconosciuti dalla Regione Puglia) è soltanto una delle qualifiche lasciate dall’esperienza. «La crescente necessità di cura, che richiede competenze specifiche e adeguate, può offrire opportunità di specializzazione e inserimento nel mondo del lavoro, e un nuovo percorso professionale e di vita», ha spiegato la ceo di Dynamo Camp e presidente di Dynamo Academy Serena Porcari questa mattina in un incontro nella sede della Cooperativa Crescere Insieme.

Un progetto nazionale

Dal 2022 Dynamo Academy e Dynamo Camp, con Intesa Sanpaolo Assicurazioni, e in collaborazione con agenzie formative degli specifici territori, hanno offerto formazione e competenze in modo gratuito a 225 giovani e donne in condizione di emarginazione tra Toscana,Campania, Lazio e Puglia, per un totale di 4744 ore di formazione in aula e sul campo.

Le professioni sviluppate hanno il comune denominatore di costituire figure competenti per operare nella cura di persone fragili. La specificità di tutti i percorsi formativi è l’approfondimento del Metodo Dynamo, la terapia ricreativa sviluppata dal 2007 da Fondazione Dynamo Camp a beneficio di bambini e adolescenti con patologie gravi o croniche e proposto negli anni da Dynamo Academy in contesti aziendali, scolastici e istituzionali come rafforzamento dei gruppi e come creazione di competenze nella cura.

Il progetto è attualmente in corso: nel 2025 sono in formazione 75 giovani e donne in situazione di esclusione sociale con tre percorsi attivi e quattro classi in Campania, Puglia, Lazio, per un totale di 1.172 ore di formazione.

La misurazione dell’impatto

La formula funziona. Lo dicono i numeri dei primi tre anni di attività (2022-2024): «In base ai monitoraggi effettuati a sei mesi dalla conclusione di ciascun corso», spiegano dalla Fondazione Dynamo, «più di un partecipante su tre studia o lavora. La percentuale media di occupazione o reinserimento in percorsi formativi è stata quindi del 36%».

L’intervento di Gianfranco Visicchio, presidente del Consorzio Meridia.

In alcune regioni, come la Toscana, l’ambito di azione sui giovani è rimasto prevalente. In altri territori, come in Campania, Puglia e Lazio, è emersa l’urgenza di lavorare contemporaneamente a beneficio di donne vittime di violenza o in situazione di disoccupazione e grave emarginazione sociale. Il 2026 prevede il coinvolgimento di due nuove regioni, Molise e Sicilia.

A completamento di ogni corso, i partecipanti vengono coinvolti in un momento simbolico, di start o di conclusione, aperto al pubblico o esclusivo, su temi urgenti e necessità di competenze del mondo della cura, sul futuro delle professioni nell’ambito del caring, su alleanze e investimenti nelle comunità.

La fotografia in apertura è di Markus Spiske su Unsplash. Le immagini nel testo sono della Fondazione Dynamo Camp

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