Welfare
Rom: associazione Papa Giovanni XXIII contro gli sgomberi
No a confusioni tra coloro che delinquono e coloro che invece sono vittime deboli
di Redazione
Un appello al governo appena insidiato, affinche’ «non venga applicata per i rom e i Sinti la normativa sull’immigrazione, in quanto si tratta di persone e intere famiglie con caratteristiche specifiche che spesso vivono in Italia da lungo tempo».
A lanciarlo e’ la Comunita’ Papa Giovanni XXIII, che in una nota esprime «sconcerto» per le modalita’ con cui negli ultimi giorni sono avvenuti sgomberi di campi rom. La preoccupazione principale dell’associazione e’ che ”questo popolo non venga confuso e associato ai singoli individui che commettono crimini efferati, meritando cosi’ condanne giuste e certe”.
No, dunque, a ”pericolose confusioni tra coloro che delinquono e coloro che invece sono vittime deboli e indifese bisognose di soccorso e accoglienza”. Di qui la necessita’ di una ”vigile ma aperta e fraterna politica di accoglienza, volta a salvaguardare le identita’ di tutti e da favorire armonici processi di integrazione”. ”Noi auspichiamo fermamente – dichiara Giovanni Paolo Ramonda, responsabile dell’associazione Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi – che le istituzioni preposte possano in tempi brevi contenere ed arginare qualsiasi fenomeno di razzismo e creare nuove sicurezze e prospettive anche per questi popoli che, lasciandosi dietro tante sofferenze, hanno operato un riscatto definitivo”.
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