Famiglia
Rom: impronte solo eccezionalmente e per gli over 14
Il ministro Maroni ha diramato ai tre commissari straordinari le linee guida per effettuare il censimento
l ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha diramato ieri ai Prefetti di Roma, Milano e Napoli le linee guida per l’attuazione delle ordinanze con le quali sono stati nominati Commissari delegati per l’emergenza relativa agli insediamenti di comunità nomadi nelle regioni Lazio, Lombardia e Campania.
Le linee guida ribadiscono che le ordinanze sono finalizzate a rimuovere le situazioni di degrado esistenti nei campi e a promuovere condizioni di vivibilità nella legalità per le comunità nomadi, consentendo l’accesso ai servizi di carattere sociale, assistenziale, sanitario e scolastico, soprattutto per i minori, maggiormente esposti a rischi di abuso e di sfruttamento.
Per assicurare l’uniformità dei comportamenti e il rispetto delle norme nazionali ed internazionali che regolano la tutela della privacy, si forniscono ai Commissari indicazioni per procedere al censimento degli insediamenti, delle persone e dei nuclei familiari, nonché all’identificazione delle persone che non siano in grado di dimostrare la loro identità.
Le impronte potranno essere prese solo a chi ha più di 14 anni, e solo se non è possibile effettuare in altro modo l’identificazione. Per i minori fra i 6 e i 14 anni invece le impronte potranno essere prese solo se servissero al rilascio del permesso di soggiorno e ove richiesto da chi esercita la patria potestà. oppure, nei casi necessari, tarraverso il raccordo con il Tribunale dei minori competente. Per i minori si 6 anni le impronte potranno essere prese esclusivamente in casi eccezionali, per bambini che si sospetta essere vittime di abbandono o di reato. Per gli adulti, impronte secondo la normativa vigente. ovvero nei casi in cui l’identificazione non sia altrimenti possibile.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha espresso parere favorevole sulle linee guida in materia di censimento delle comunità nomadi messe a punto dal ministero dell’Interno. Il parere ha, in particolare, sottolineato che le linee guida, che stabiliscono i principi fondamentali e le modalità da seguire nell’identificazione di chi risiede nei campi nomadi, tengono conto delle indicazioni e delle raccomandazioni formulate dal Garante stesso.
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