Cultura

Roma: il 9 gennaio debuttano i 4 stranieri eletti

L'ucraina Tetyana Kuzyk, il nigeriano Victor Emeka Okeadu, l'ecuadoregno Madisson Bladimir Godoy Sanchez e il filippino Romulo Sabio Salvador, sono i quattro consiglieri, eletti il 10 dicembre scors

di Redazione

L’ucraina Tetyana Kuzyk, il nigeriano Victor Emeka Okeadu, l’ecuadoregno Madisson Bladimir Godoy Sanchez e il filippino Romulo Sabio Salvador, sono i quattro consiglieri, eletti il 10 dicembre scorso in rappresentanza degli extracomunitari domiciliati nella Capitale, che il prossimo 9 gennaio debutteranno in occasione della prima seduta del 2007 del consiglio comunale di Roma. Tetyana Kuzyk, 35 anni, e’ la sola donna ad essere stata eletta. Traduttrice, ex caporedattrice di un giornale per gli ucraini, responsabile di un’agenzia di servizi e consulenza sull’immigrazione, presidente dell’associazione delle donne ucraine in Italia, vive a Roma da sei anni. Tra gli obiettivi del programma della Kuzyk c’e’ quello di dare ascolto alle tante persone incontrate nei mesi di campagna elettorale, conferire maggiore difesa dei diritti di colf e assistenti familiari, al fine di riconoscere loro diritti e doveri. Altro progetto e’ quello di un network di doposcuola per gli adolescenti stranieri da attivare nei Municipi, dopo la scuola per i bambini ucraini che la Kuzyk, per la verita’ aveva gia’ creato. Victor Emeka Okeadu, 46 anni e’ presidente della vecchia Consulta per l’immigrazione. Laureato in diritto civile presso l’Universita’ Pontificia Lateranense, ricercatore in psicologia presso la Universita’ Pontificia Salesiana, ha fatto il bibliotecario ed e’ presidente della Comunita’ Igbo in Italia e del Club Calcistico Africano a Roma. Sara’ il rappresentante dei 53 paesi che costituiscono il continente africano. Il suo programma politico parte dalla necessita’ di una maggiore formazione e consapevolezza politica e punta a incoraggiare l’imprenditoria immigrata. La concessione del diritto di voto amministrativo e’ per Okeadu un simbolo di integrazione e una battaglia da portare avanti insieme a quella per agevolare l’acquisizione della cittadinanza italiana. Madisson Bladimir Godoy Sanchez, 42 anni, gia’ membro della Consulta cittadina per l’immigrazione, professore all’Upter e mediatore pedagogico, lavora nel centro socio-educativo per minori stranieri ‘Don Bosco’ della Capitale. Nei piani futuri c’e’ la volonta’ di riproporre il voto amministrativo e sostenere la battaglia del governo per dimezzare gli anni per accedere alla cittadinanza italiana. Nell’immediato, i progetti sono radicati sul territorio: asili nido, baby-parking, cooperative di abitazioni.

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