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Romania: AiBi invia 4mila firme a Prodi

Perché venga emanata al più presto in Romania una legge che consenta ad ogni bambino abbandonato la possibilità di crescere in una famiglia

di Benedetta Verrini

Quattromila firme per l’affare adozioni in Romania: tante è riuscita a raccoglierne, in poche settimane, Amici dei Bambini, movimento di famiglie adottive e affidatarie. Tante ne riceveranno Romano Prodi, presidente della Commissione Europea, la baronessa Emma Nicholson, vice presidente della Commissione Affari Esteri, Diritti Umani, Sicurezza e difesa del Parlamento Europeo, e il Parlamento rumeno.

Si tratta delle prime 4.036 firme raccolte sul sito www.aibi.it in risposta a un appello affinché venga emanata al più presto in Romania una legge che consenta ad ogni bambino abbandonato la possibilità di crescere in una famiglia, anche straniera, quando non ci siano le possibilità nel proprio paese. Hanno aderito all?appello molti cittadini francesi, spagnoli, svizzeri e americani e anche molti bambini di diversi Paesi europei.

AiBi aveva infatti accolto con sconcerto il contenuto della proposta di legge sull’adozione internazionale elaborata dal governo rumeno, sostenuta dalla Commissione Europea e attualmente in discussione al Parlamento di Bucarest che di fatto vieta l’adozione di bambini rumeni da parte di coppie straniere mentre consente l’adozione unicamente ai perenti del bambino adottabile.

Una proposta che mette in discussione l’intrinseca natura dell’adozione internazionale perché prevede che si è padre o madre di un figlio solo se esiste un legame di sangue. Ecco perché sono chiamati in causa tutti i genitori adottivi.

Amici dei Bambini sta per intraprendere altre iniziative in merito, tra cui:

– appellarsi a tutti i candidati europei delle prossime elezioni di giugno, affinché conoscano e sostengano il diritto di ogni bambino rumeno ad avere una famiglia.

– creare un Comitato internazionale per la difesa dell’adozione internazionale in Romania che, promosso da Amici dei Bambini, sarà aperto anche a associazioni familiari e enti autorizzati di altri paesi europei

– valutare la possibilità di presentare formale denuncia alla Corte Europea dei Diritti dell?Uomo di Strasburgo a nome dei bambini abbandonati della Romania. La proposta di legge del governo rumeno, se approvata, sarebbe in palese violazione della Convenzione internazionale firmata a L’Aja nel 1993. L’adozione internazionale infatti è uno strumento di protezione per i bambini abbandonati e rappresenta uno strumento fondamentale laddove per il minore non sia stato possibile il reinserimento nella famiglia di origine né l’adozione nazionale.

In poche settimane dalla pubblicazione dell’appello, il sito e il Forum di Amici dei Bambini sono diventati punti di riferimento per famiglie adottive, associazioni e istituzioni, che si sono dimostrate sensibili alla situazione di stallo che dal 21giugno 2001 impedisce a migliaia di bambini rumeni abbandonati di crescere e vivere in una famiglia: un diritto negato che però è previsto dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell’Infanzia dell?Onu del 20 novembre 1989 e dalla Convenzione sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozioni internazionali firmata a L’Aja il 29 maggio 1993.

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