Famiglia
Romania: in partenza un convoglio CRI
Una casa di riposo e un orfanotrofio beneficeranno dellazione umanitaria della CRI della provincia di Milano grazie allapporto dei benefattori ambrosiani
di Redazione
In considerazione delle gravose condizioni in cui versano le fasce più deboli di alcuni Paesi dell?Est Europa, il Comitato Provinciale di Milano della Croce Rossa Italiana da anni è partecipe e promotore di diverse missioni umanitarie rivolte a ridurre lo stato di grave indigenza, soprattutto delle fasce più vulnerabili delle popolazioni, bambini, anziani e portatori d?handicap.
Nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 ottobre dal Centro Polivalente d?Emergenza del Comitato Provinciale di Milano della CRI partiranno alla volta della Romania cinque autotreni carichi di aiuti sanitari e di beni di conforto destinati al centro anziani e alla comunità per minori di Glimboca.
Il carico di aiuti comprende 50 letti da ospedale donati dall?Istituto Radaelli di Milano, un trattore
agricolo donato da privato e da innumerevoli altri materiali per un totale di 10 tonnellate di aiuti. L?operazione, coordinata a livello internazionale per la CRI dal Servizio Affari Internazionali centrale, è svolta in collaborazione con la Consorella di San Marino, che segue da tempo la realizzazione di queste due strutture d?assistenza in Romania.
?Continua l?opera incessante di missioni umanitarie predisposte dal Comitato Provinciale di Milano in zone di questo continente in cui la povertà estrema penalizza e fa soffrire le fasce più deboli della popolazione?. E? il commento del Consigliere Nazionale CRI e Presidente Provinciale di Milano, Alberto A.A. Bruno.
?I nostri progetti di assistenza e di supporto – ha proseguito Bruno – mirano proprio a consentire un miglioramento del livello standard dell?assistenza alla popolazione e non ci possiamo stupire se migliaia di persone vengono nel nostro Paese disposte a tutto?. ?Solo attraverso una azione costante e continua dei Paesi più ricchi dell?Europa, volte a rendere tollerabili gli standard di vita nei Paesi più poveri del continente, – ha osservato il presidente Bruno – sarà possibile contrastare questa costante e motivata fuga?.
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