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Rwanda: kigali richiama da Parigi il suo ambasciatore

Il governo rwandese in rotta di collisione con le autorità francesi

di Redazione

Il Rwanda ha richiamato il suo ambasciatore a Parigi dopo i nove mandati d’arresto spiccati dalla magistratura francese contro altrettanti stretti consiglieri del Presidente Paul Kagame in relazione al genocidio del 1994. I nove sono stati incriminati per il loro presunto coinvolgimento nell’abbattimento dell’aereo su cui viaggiava l’allora presidente del Rwanda, Juvenal Habyarimana, l’incidente che diede il via al genocidio contro i rwandesi tutsi. Kagame e’ accusato di aver ordinato l’assassinio dell’ex presidente di etnia hutu. Nel 1994, in pochi giorni in Rwanda furono barbaramente uccise almeno 800mila persone, la maggior parte delle quali di etnia tutsi (più esponenti moderati della comunita’ hutu).

A Kigali 25mila persone sono scese in piazza in una manifestazione organizzata dal governo per protestare contro i provvedimenti della magistratura francese. ”Non capisco perche’ dobbiamo continuare a rimanere li’ (a Parigi, ndr). La Francia e’ impegnata nel tentativo di distruggere il nostro governo quindi non vediamo alcuna utilita’ nel mantenere relazioni con un Paese ostile”, ha dichiarato il ministro degli Esteri, Charles Murigande, rendendo noto il richiamo dell’ambasciatore.

Il magistrato francese specializzato in inchieste anti terrorismo, Jean-Louis Bruguiere, ha aperto un’inchiesta sull’abbattimento dell’aereo perche’ l’equipaggio era francese e le famiglie delle vittime hanno querelato Kagame in Francia nel 1998. Fra gli incriminati, il comandante delle forze armate, James Kabarebe, il capo di stato maggiore, Charles Kayonga. Kagame, come presidente di uno stato, gode dell’immunita’ secondo quanto stabilito dalla legge francese.

La Francia ha reagito al richiamo dell’ambasciatore del Rwanda a Parigi sottolineando che e’ sua intenzione ”mantenere aperti tutti i canali di dialogo” con Kigali. Ad affermarlo il portavoce del ministero degli Esteri, Jean-Baptiste Mattei, per cui la Francia non ha intenzione di rispondere con reciprocita’ richiamando a sua volta l’ambasciatore a Kigali.

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