Mondo
Sala: «La nostra Expo parla africano»
I rappresentanti di 104 Paesi a Milano per l'International Participants Meeting, primo atto ufficiale dell'evento. L'a.d. di Expo "apre" all'Africa (grazie anche a Vita)
di Redazione

Promette di essere uno dei filoni più interessanti di dibattito nel cammino di avvicinamento all'Expo milanese del 2015. È il progetto Afronline.org, promosso da Vita in collaborazione con Expo 2015 Spa che mette a frutto la piattaforma di media africani che fanno riferimento al portale afronline.org. Obiettivo, far crescere un gruppo di lavoro e di riflessione sui temi di Expo composto principalmente da giornalisti africani, per «ascoltare la voce dell'Africa e le sue best practices» spiega Giuseppe Sala, a.d. di Expo 2015. «L’Expo Milano 2015 rappresenta un grande progetto di solidarietà globale per promuovere l’incontro fra tecnologia agricola, cultura, tradizioni locali e creatività nel settore dell'alimentazione e della sostenibilità ambientale. Temi molto cari all’Africa, che è un interlocutore chiave per Expo 2015, un interlocutore che animerà il dibattito mondiale sui grandi problemi della nutrizione».
La risposta, dal Continente, è stata immediata. 45 di giornalisti di diversi Paesi e media africani sono giunti a Milano per l’International Participants’ Meeting, un primo assaggio di Expo. «Ognuno di questi giornalisti», sottolinea Sala, ha una storia da raccontare. Amadou Mahtar Alioune Ba è il fondatore della più importante piattaforma d’informazione panafricana; Adérito Caldeira è il vicedirettore di Verdade, il primo e più importante giornale free press del continente africano con una readership di 400mila persone… Pensiamo soltanto che con il costo giornaliero di un quotidiano, in Africa è possibile sfamare una famiglia intera. Con il gruppo di giornalisti che abbiamo invitato pensiamo di stabilire un rapporto duraturo e operativo per la condivisione mediatica nel continente africano delle best practice in campo alimentare, una vera risorsa di progresso per l’Africa».
Progresso che vede avvicinarsi una data importante: il 2015, oltre all'anno dell'Expo, è anche il punto di arrivo e necessariamente di verifica dei “Millennium Development Goals” fissati dall'Onu per accompagnare nella crescita i Paesi in via di sviluppo. E non pochi di questi goals, per l'Africa – a partire dall'accesso al cibo e all’acqua – rischiano di restare solo sulla carta. «L’Onu riconosce in Expo Milano 2015 una piattaforma mondiale unica da cui diffondere i valori e le best practice per contribuire a risolvere i principali problemi legati all’alimentazione», ribatte Sala. «Lo spirito di Expo 2015 è di contribuire concretamente al raggiungimento degli obiettivi dei Millennium Development Goals; per tale motivo abbiamo avviato delle importanti partnership con le Nazioni Unite, la Fao, il World Food Programme, la Banca Mondiale. Inoltre, stiamo promuovendo decine di progetti internazionali legati alla nutrizione, l’energia e lo sviluppo sostenibile».
Su Vita di ottobre l'intervista esclusiva a Amadou Mahtar Alioune Ba, fondatore di AllAfrica Global Media, il principale distributore di news africane nel mondo. Che a proposito di Expo dice che…
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