Mondo
Salute globale, secondo ong l’Europa non fa abbastanza
Presentato oggi a Roma il rapporto: "Un aiuto in salute. Perché l'Europa deve erogare più fondi e spenderli con più efficacia per raggiungere gli obiettivi di sviluppo del Millennio per la salute".
di Redazione
Da domani il Consiglio Europeo discute l?Agenda for action per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio per la salute. “Azione per la salute globale”, network di organizzazioni non governative europee di cui Aidos e Cestas sono i referenti italiani, ha presentato oggi a Roma il rapporto: “Un aiuto in salute. Perché l’Europa deve erogare più fondi e spenderli con più efficacia per raggiungere gli obiettivi di sviluppo del Millennio per la salute” e ha chiesto “ai governi europei di non farsi distogliere dalla crisi determinata dal voto irlandese e di mantenere gli impegni assunti, di erogare più aiuti e di spenderli con più efficacia”.
«Dagli ultimi dati disponibili, i finanziamenti per la salute nei paesi in via di sviluppo restano molto al di sotto dei livelli necessari per fornire un pacchetto base di servizi sanitari. Mentre in termini assoluti nel 2006, i finanziamenti per la salute erogati dai paesi dell?OCSE sono aumentati, l?Italia ha ridotto di circa il 7% i fondi per la salute di base, passati da 101,77 a 94,49 milioni di dollari USA, e del 62% i fondi per le politiche per la popolazione e la salute riproduttiva, passa da 10,46 a 3,91 milioni di dollari USA» denunciano le ong del network. «La Commissione Europea ha ridotto del 23% i fondi per la salute di base».
«Nel 2005, l?Europa ha adottato la Dichiarazione di Parigi sull?efficacia degli aiuti impegnandosi a rispettare 5 principi, in larga parte disattesi» continua il comunicato. «Alla loro revisione è dedicato il Vertice mondiale di Accra (Ghana), a settembre 2008. Eppure, come raccontano i sei interventi di altrettanti paesi europei nell?ambito della salute di altrettanti paesi in via di sviluppo, analizzati nel rapporto, molta strada resta ancora da fare perché teoria e pratica coincidano».
Il rapporto della rete europea Azione per la salute globale, sottolinea la necessità che il Governo italiano aumenti i fondi per la cooperazione allo sviluppo per la salute e assicuri una politica di aiuti stabili e capaci di rafforzare i sistemi sanitari del Sud del mondo.
Il Rapporto è accompagnato dalla pubblicazione L?Italia e il Fondo Globale per la lotta all?Aids, tubercolosi e malaria ? uno studio di caso: salute e cooperazione in Etiopia, che mette in luce un impegno positivo del Governo italiano, tra i più grandi finanziatori del Fondo, che tuttavia necessita di maggiore stabilità e di un?azione più incisiva per garantire un processo di sviluppo dei sistemi sanitari più efficace e capace di coinvolgere.
Azione per la salute globale denuncia che, nonostante i numerosi impegni assunti, l?Italia e l’Europa non stannoo facendo abbastanza per garantire che gli aiuti per la salute siano sufficienti e siano erogati in modo efficiente per permettere ai paesi in via di sviluppo di raggiungere nel 2015 gli Obiettivi di sviluppo del Millennio per la salute fissati dall?ONU nel 2000:
– ridurre di due terzi il tasso di mortalità infantile entro il 2015;
– ridurre di tre quarti il tasso di mortalità materna entro il 2015;
– fermare e iniziare a ridurre entro il 2015 la diffusione di HIV e AIDS, tubercolosi e malaria.
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