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Sanità: ospedali ecumenici in Piemonte

Dopo le Molinette esteso il progetto a tutti i centri ospedalieri

di Redazione

Dopo la sperimentazione avviata tre mesi fa all’ospedale Molinette, il piu’ importante nosocomio piemontese, sara’ estesa a tutti gli ospedale della regione, a cominciare da quelli nei capoluoghi di provincia, la possibilita’ per i pazienti non cattolici di avere il conforto di un rappresentante della propria fede e di utilizzare uno spazio specifico per i propri culti e riti nei momenti peculiari del percorso, nascita, degenza, morte.

Lo ha stabilito la Giunta regionale con una delibera in cui si prevede di dare vita a un progetto per l’attivazione in tutti i presidi di un servizio di assistenza religiosa-spirituale, oltre che per i cattolici, anche per i cittadini di fede diversa, come i protestanti, gli ortodossi, gli ebrei, i musulmani, i buddisti e gli induisti.

«Siamo partiti dalla considerazione che nella nostra societa’ sta cambiando la composizione della popolazione – ha spiegato Artesio – e che di conseguenza si stanno affermando nuovi orientamenti religiosi, che meritano rispetto, riconoscimento e possibilita’ di espressione, anche e soprattutto in momenti spesso difficili quali quelli della permanenza in ospedale. Da un lato, quindi, faremo modo che presso ogni struttura venga creata, in collaborazione con i rappresentanti delle diverse confessioni, un elenco dei recapiti dei rispettivi ministri di culto, in modo che i pazienti che ne sentano la necessita’ possano contattarli telefonicamente e convocarli».

«I referenti religiosi – ha aggiunto Artesio – avranno libero accesso in ospedale, assumendosi pero’ la responsabilita’ del rispetto di tutte le altre fedi. Il che esclude la possibilita’ di fare proselitismo. Dall’altro, intendiamo predisporre in tutti i presidi degli spazi dedicati al raccoglimento e alla riflessione, dove le persone ricoverate e i loro parenti, anche non credenti, possano ritrovare una dimensione intima per affrontare il momento della malattia e della sofferenza».
 A coordinare la messa a punto del progetto e a supportare le aziende sanitarie nella sua attuazione sara’ l’ospedale Molinette, dove entro ottobre verra’ creata la prima ‘stanza del silenzio’ e dove in tre mesi dal via della sperimentazione sono gia’ stati una ventina i contatti da parte di pazienti e familiari di religione non cattolica.

«Per quanto ci riguarda, proprio la scorsa settimana – ha annunciato il direttore delle Molinette, Giuseppe Galanzino – e’ arrivata la lettera con cui la Curia ci ha messo a disposizione a questo scopo la cappella presso l’ospedale dermatologico, in via Cherasco mentre da dopo l’estate saranno avviati i contatti con gli altri ospedali piemontesi».

A livello regionale, infine, verra’ creato un tavolo di confronto con i rappresentanti dei principali enti di culto riconosciuti dallo Stato dotati di personalita’ giuridica o che abbiano siglato delle intese, per favorire il confronto di idee e lo scambio di conoscenza.

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