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Sardegna, sospetti sugli incendi
Il caldo di questi giorni non giustifica l’accendersi di tanti focolai. L’assessore all’ambiente accusa
di Redazione

Torna l’incubo degli incendi. La Sardegna è in emergenza. La Perotezione civile, tutta impegnata sul fronte Abruzzo, chiama in causa le regioni. «Ho il sospetto che in Sardegna non ci sia stato coordinamento», dice Bertolaso
Oggi la rassegna stampa si occupa anche di:
PRESTIGIACOMO
WRITERS
ECONOMIA
STATI UNITI
IMMIGRAZIONE
L’AQUILA
COMUNI
AMBIENTE
FAMIGLIA
LAVORO
“Fuoco in Sardegna: 2 morti, turisti evacuati”, è il titolo della fotonotizia di prima pagina del CORRIERE DELLA SERA di oggi. Questo il bilancio dei roghi: due morti, decine di intossicati e 10mila ettari (anche se nei servizi interni si parla di 15mila) di territorio andati in fumo. Colpiti in particolare i litorali della Gallura e dell’Oristanese. Giorgio Oppi, assessore all’ambiente della Sardegna: «È vero che c’è stato un caldo eccezionale, ma un’escursione in tre giorni di 14 gradi non basta a spiegare: sembra che dietro ci sia una strategia; diversi incendi sono partiti contemporaneamente. Il CORRIERE intervista il capo della Protezione civile Guido Bertolaso: “«Le Regioni agiscano subito e non si appellino soltanto a noi»”. Che aggiunge: «quest’anno la stagione degli incendi è cominciata con un mese di ritardo. E purtroppo terminerà anche in ritardo: di solito con Ferragosto finiscono. Quest’anno non se ne parlerà prima di settembre, si prevede». Sul caso sardo: «Ho il sospetto che in Sardegna il coordinamento delle attività di terra per lo spegnimento degli incendi non abbia funzionato come dovuto…E poi hanno aspettato un po’ troppo a chiedere il nostro intervento».
“Fuoco e vento: la Sardegna brucia. Due morti, panico fra i turisti” è il titolo dell’articolo di cronaca a pag. 16 che annovera i diversi episodi accaduti al centro e sud Italia.
“I roghi devastano la Sardegna due morti, i turisti in fuga”: titolo in taglio centrale ma in prima su LA REPUBBLICA per l’emergenza incendi. La cronaca a pagina 9: la Sardegna brucia come non accadeva da anni. Paesi assediati, case evacuate, turisti nel panico e due morti: un pastore bruciato assieme alle sue pecore e un uomo di 58 anno colpito da infarto mentre stava cercando di sottrarsi al fuoco. Centinaia i vigili del fuoco e i volontari schierati, 9 Canadair e 11 elicotteri in continua spola. Anche LA REPUBBLICA intervista l’assessore regionale alla difesa dell’ambiente, Giorgio Oppi: «Sembra che ci sia una strategia dietro questi incendi. Non si capisce come è possibile che questi roghi siano partiti contestualmente». E in effetti a guardare al numero e alla collocazione è un dubbio più che legittimo. “Gli anziani al riparo nelle chiese «Era l’unico posto rimasto sicuro». Il racconto, sempre di Giuseppe Porcu, descrive una popolazione spaventata, gente in fuga, bagnanti (circa 200) intrappolati sulla spiaggia a Loiri, vicino Olbia. Stesse scene nella costa gallurese. Oggi l’allerta massima: sono previste temperature che sfiorano i 40° e lo scirocco.
Cronaca dei fatti, numeri, foto, commenti, interviste. Nelle due pagine che LA STAMPA dedica agli incendi in Sardegna, c’è tutto quello che serve a un lettore per capire la gravità e lo spessore di quello che è successo in Sardegna. Ma anche altrove. L’articolo di punta “La Sardegna assediata dalle fiamme”, oltre alla cronaca sarda, si occupa anche dei roghi che ci sono stati in Sicilia, i tre in Toscana che hanno distrutto molti ettari di bosco. Ma anche quelli in Spagna, a Marsiglia e in Grecia. Per quanto riguarda i commenti, «Non si è mai vista una situazione simile da vent’anni a questa parte. Non si può dire che la situazione sia completamente sotto controllo e ci aspettiamo un’altra giornata forse peggiore» ha detto il direttore dei vigili del fuoco Pippo Sergio Ristretta. Ma come mai la Sardegna ha preso a bruciare? «Per un’azione combinata di caldo e di vento» ha risposto il generale Luciano Massetti, responsabile della sala operativa aeronautica della protezione civile, intervistato dal quotidiano di Torino. «Mi sorge il sospetto che ci sia un piano premeditato per colpire la Sardegna proprio nella stagione turistica. Spaventando i turisti che affollano le nostre spiagge e distruggendo il nostro patrimonio ambientale. Non abbiamo ancora le prove per affermarlo ancora con certezza, ma la situazione on può che farci pensare che le cose non siano andate proprio così» è stata invece la risposta dell’assessore regionale alla difesa dell’Ambiente Giorgio Oppi (il più intervistato di oggi…).
AVVENIRE ha solo un piccolo richiamo in prima sulle due vittime dell’incendio sardo e la pagina 10 dedicata: “Incendi in Sardegna. Due morti, paesi evacuati”. Quella di ieri è stata la giornata peggiore dal 1989 (quando 13 persone morirono a Portisco in Gallura). Ma in base alle previsioni dei vigili del fuoco oggi potrebbe essere ancora peggio in termini di temperature. L’allarme incendi è stato lanciato dalla guardia forestale della regione già l’altro ieri e secondo Giorgio Oppi, assessore alla Difesa dell’ambiente, sembra esserci dietro una strategia: «Non si capisce, infatti, come sia stato possibile che questi roghi siano partiti contestualmente». Dal centro operativo aereo unificato della Protezione civile confermano le criticità: «le temperature elevate e lo scirocco hanno contribuito ad alimentare gli incendi, anche se dietro ai roghi c’è sicuramente la mano dell’uomo», dice il responsabile Luciano Massetti. Numerosi incendi sono stati registrati ineri anche in Sicilia tra le province di Palermo, Catania, Trapani e in Toscana. Un cenno al dispiegamento di Canadair (9, pari ai 2/3 della flotta nazionale più uno che dovrebbe arrivare dalla Corsica).
Solo una breve, su IL MANIFESTO, per gli incendi in Sardegna che evidenzia l’evacuazione del carcere di Is Arena.
Infine L’UNIONE SARDA. Il quotidiano di Cagliari riferisce la replica del presidente della Regione alle accuse di Bertolaso. «Nessun ritardo nella richiesta di aiuto a Roma, nè scarsa efficienza dell’apparato antincendi regionale». Così il governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci, replica al capo della Protezione civile Guido Bertolaso, secondo il quale il coordinamento delle attività a terra non avrebbe funzionato a dovere. «Purtroppo ieri c’è stata una condizione climatica complessa, alte temperature e vento di scirocco, che ha reso particolarmente difficile l’opera dei soccorritori», spiega il presidente della Regione. «Non mi risulta, comunque, che ci sia stato alcun ritardo nelle comunicazioni tra noi e la Protezione civile. Avevamo nove Canadair in azione: io stesso ho parlato con Bertolaso per cercare di far arrivare altri aerei dalla Corsica, ma anche lì la situazione era critica». Secondo L’UNIONE SARDA, Resta alto il fronte del fuoco nel Logudoro, tra i comuni di Sindia, Semestene e Pozzomaggiore. La centrale operativa regionale del Corpo Forestale ha confermato la “situazione preoccupante” perché si tratta di quasi un unico incendio ancora attivo. Su tutta la Sardegna stanno operando otto canadair, compresi i due provenienti dalla Corsica e quello da Ciampino, mentre altri due canadair già schierati nell’isola sono in avaria. La situazione sta migliorando in Gallura, soprattutto a Budoni, dove però sono ancora impegnati nelle attività di spegnimento i mezzi pesanti. Ad Arbus (Medio Campidano), invece, sono già cominciate le bonifiche a terra.
E inoltre sui giornali di oggi:
PRESTIGIACOMO
CORRIERE DELLA SERA – Sergio Rizzo intervista il ministro dell’Ambiente Prestigiacomo che attacca i suoi colleghi di partito, colpevoli di averla privata dei poteri di autorizzazione ambientale in materia di energie. «Sono arroganti», dice la Prestigiacomo, «Lo hanno fatto in mia assenza, mentre ero all’estero ma io non accetterò». Il colloquio è posizionato strategicamente a pag 3. Nel mirino dell’esponente siracusana del Pdl finiscono Scajola, Matteoli, Calderoli e Tremonti. Dice la Prestigiacomo: «Fin dal mio ingresso al ministero sono stata convinta che la sfida dello sviluppo sostenibile fosse possibile e vincente». Poi l’imboscata: l’attività di supervisione dell’ambiente sarebbe bypasssta da commissari nominati da altri dicasteri. Quali? «Quelli dello sviluppo Claudio Scajola, dell’Infrastrutture Altero Matteoli e della Semplificazione Roberto Calderoli». Conclusione: «Sono amareggiata, ora il provvedimento deve essere modificato oppure stralciato; intervenga Berlusconi».
WRITERS
IL GIORNALE– Una pagina dedicata alla nuova iniziativa del ministero delle politiche giovanili. “Città più pulite: arrivano i graffiti di Stato”. Si tratta di pareti destinate ai writers. Per i comuni con più di 50mila abitanti o che siano capoluogo di provincia il ministro Meloni ha messo a disposizione un milione di euro se ritaglieranno degli spazi dove i writers possono creare. Giorgia Meloni intervistata spiega: «Il fine è combattere l’illegalità e offrire un’alternativa. Con questa iniziativa vorremmo che i giovani mostrassero che sono capaci di gesti e impegni, di grande responsabilità».
ECONOMIA
LA REPUBBLICA – “Italia ferma, serve una scossa o sarà la democrazia a logorarsi”. Intervista a tutta pagina per Corrado Passera, ad di Banca Intesa San Paolo. Sarà un settembre difficile, spiega Passera, ma alcuni segnali positivi ci sono, aspetto miglioramenti nella seconda parte dell’anno. Difende il ruolo delle banche (italiane, in particolare) e della sua, Passera e rilancia: serve uno shock positivo come per esempio il superamento dei ritardi infrastrutturali (dalle autostrade ai porti, dai rigassificatori alla banda larga). Non manca una stoccata per il governo (tutti i condoni sono diseducativi) anche se ammette che «ciò che è stato fatto finora va nella direzione corretta».
IL SOLE 24ORE – “La Sanità ha 5 miliardi di debiti con i fornitori di tecnologia”. Solo per questi fornitori, 5 miliardi di crediti e ritardi per 668 giorni in Molise e per 611 in Campania. Lo rivela l’Assobiomedica. Guardando alle diverse regioni, il debito maggiore è del Lazio (912 milioni), della Campania (733) e Puglia (476). Tre regioni accumulano da sole il 43% del debito. Vi sono anche regioni più rapide (Trentino Valle d’Aosta e Friuli pagano tra i 79 e i 100 giorni). La Lombardia, che ha un debito contenuto (284 milioni) paga in 119 giorni.
STATI UNITI
LA REPUBBLICA – “Sanità per tutti, l’appello di Obama «Ci arriveremo, come sulla Luna»”. Costretto a rinviare il suo piano per dare la copertura sanitaria ai 47 milioni di esclusi, Obama fa una conferenza in tv in cui ribadisce la sua intenzione (servono 1500 miliardi di dollari). «La riforma sanitaria non deve essere finanziata aumentando le tasse sulle famiglie dei lavoratori. I costi ricadranno sui contribuenti che hanno un reddito superiore a 1 milione di dollari l’anno… Dobbiamo cambiare il ristema sanitario altrimenti non potremo sanare il buco di bilancio. Ho fretta di farlo perché ogni giorno ricevo lettere da famiglie americane tartassate dai costi per la salute». Determinato il presidente, ma ha contro i repubblicani e una buna fronda democratica (oltre che ovviamente la lobby delle compagnie assicurative).
IL SOLE 24ORE – “Nei McDonald’s della sanità Usa”. Una pagina sul progetto di Obama (estendere la copertura sanitaria) introdotta però da questo pezzo in cui si spiega come piccoli ambulatori diffusi, economici e rapidi (tempo d’attesa media: 15 minuti) stiano fiorendo negli States. Li promuovono Wal-Mart e Target (commercio al dettaglio) ma anche il supermercato Kroger e la catena Walgreen, e quella farmacetuca Cvs. Contengono i costi, ma non è detto siano disposti a rinunciare alle prospettive di un mercato molto interessantE.
AVVENIRE – “La sfida di Obama: sanità equa subito”. Il pressing del presidente americano sul congresso per varare entro il 2009 la riforma del sistema sanitario guadagna il titolo di apertura di Avvenire. La Casa Bianca guarda all’Europa per costruire il suo modello di Welfare. Secondo Obama il progetto di legge è essenziale anche per il salvataggio dell’economia: «Ogni giorno ricevo lettere da persone bastonate dalle spese per curarsi», dice. E la conviNzione è supportata anche da alcuni dati: nel 2007 gli Usa hanno speso circa 2.200 miliardi di dollari in assistenza sanitaria, praticamente 7.421 dollari a persona, circa il doppio della spesa procapite delle altre nazioni. Se il trend di spesa dovesse mantenersi inalterato il CBO prevede che per il 2025 un quarto dell’economia americana sarebbe collegato alla sanità. Però ha anche stimato che la riforma farebbe schizzare per il 2019 di 239 miliardi il deficit Usa. Lo staff di Obama ritiene invece che le cifre saranno riviste al ribasso grazie al contenimento dei costi attuali di “medicare” (la sanità per gli anziani). Ma lo scetticismo serpeggia in modo bipartisan tra repubblicani e democratici: si teme un sistema «socializzato» dai costi proibitivi.
IMMIGRAZIONE
IL MANIFESTO-Polemica di Manuela Cartosio, in prima pagina, sulla regolarizzazione ad hoc delle badanti: «ai mariti delle badanti, chi ci pensa?», scrive. «La famiglia italiana è sacra, quella dei migranti un po’ meno». La regolarizzazione selettiva «istituzionalizza l’egosimo,tra i migranti secgliamo quelli che ci fanno comodo».
L’AQUILA
IL MANIFESTO-Intervista al sindaco Massimo Cialente sulla norma contenuta nel decreto anti-crisi: da gennaio gli abruzzesi pagheranno le tasse, «inclusi i mutui e l’Ici sulle case crollate» e dovranno restituire le tasse non pagate in questi nove mesi, 1,5 miliardi di euro. I sindaci dicono che non ce la fanno e hanno intenzione di consegnare la fascia tricolore a Napolitano (ma non si tratta di dimissioni, precisa).
COMUNI
ITALIA OGGI – Sempre in prima c’è anche il richiamo all’articolo di Francesco Cerisano “Comuni virtuosi e tartassati”. Cerisano spiega come secondo il rapporto Ifel nel periodo tra il 2004 e il 2008 i comuni abbiano risparmiato 2,5 mld di euro cioè la metà del miglioramento di spesa di tutta la P.a. Sempre secondo il rapporto però questi miglioramenti non bastano e sono in arrivo altri sacrifici. Sacrifici per arrivare ad un risparmio complessivo di 4 mld di euro nel triennio 2009-2011.
AMBIENTE
ITALIA OGGI – Antonio Ranalli firma “Il mall debutta in autostrada” raccontando «un progetto pioniere sulla Milano-Varese, nell’area Villoresi est, targato gruppo Benettonche investe nell’economia verde: la nuova struttura di 2600 mq, costo 10 milioni, sarà a risparmio energetico, nel senso che sarà alimentata con l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici installati sulla pensiline del mega-parcheggio». I lavori per la svolta verde di Autogrill cominceranno nel 2010 con un investimento di 10 milioni di euro.
FAMIGLIA
AVVENIRE – “Parte da Milano l’università della famiglia”. Al via il progetto voluto dalla Cattolica, dalla regione Lombardia, dall’Ospedale Maggiore e dalla federazione nazionale dei suoi consultori di ispirazione cristiana. Si tratta di un nuovo Istituto di antropologia per la cultura della famiglia e della persona, si tratta di un innovativo «ateneo della famiglia», un centro di ricerca scientifica/think thank che offrirà consulenza anche alle istituzioni pubbliche per supportarne le politiche in termini di ricerca, formazione e servizi.
LAVORO
AVVENIRE – “Disoccupati in Europa. Un esercito di giovani” è il titolo che contende l’apertura in prima pagina alla riforma sanitaria di Obama. Sono 5milioni i giovani a spasso. Fra i 15 e i 24 anni il 18,3% è senza lavoro, il 24,9% in Italia. A Dare l’allarme sono l’Isae, l’istituto di analisi del tesoro, secondo cui nel 2010 la disoccupazione aumenterà al 9,3%, e il Rapporto Afo Financial Outlook dell’Abi. Dati analoghi arrivano dall’Ue, con un affondo particolare sul target giovanile, il più colpito dal fenomeno.
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