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Se il mare non era più blu… provate con la conciliazione online

Il servizio é gestito dalla Camera di commercio di Milano e valido su tutto il territorio nazionale.

di Christian Carosi

La vacanza prenotata non è andata come ci si aspettava: la casa non era a ?cinque minuti dal mare?, in realtà erano molti di più, e nelle vicinanze si trovava un esercizio pubblico aperto fino a tardi con clienti rumorosi. È possibile avere un risarcimento e a chi ci si può rivolgere?

E. M. (email)

Bisogna distinguere tra piccoli inconvenienti e grandi disagi che possono effettivamente aver rovinato il proprio periodo di vacanze. Ogni situazione è un caso a sé, ma ci sono alcuni punti fermi validi a livello generale, come la raccolta di prove e l?immediata contestazione scritta dei problemi riscontrati da effettuarsi quanto prima con raccomandata R/R indirizzata al responsabile (tour operator, agenzia di viaggi, albergatore ecc.). Per prove da raccogliere si intende invece il contratto di viaggio, gli scontrini dei soldi spesi per riparare al disagio subito, i biglietti di trasporto, le fotografie e le testimonianze raccolte sul luogo. Tanto per fare un esempio, si consideri che in base alla direttiva 314/90 concernente i viaggi tutto compreso, i dépliant distribuiti nelle agenzie hanno valore contrattuale e tutto ciò che vi è riportato deve poi corrispondere alla realtà dei fatti. Per come chiedere un risarcimento ci si può rivolgere al Telefono Blu, un?associazione di consumatori che offre consulenza in materia (al numero 199443378) e ha propri sportelli in tutte le principali città. La novità di quest?anno in materia è l?apertura di uno sportello telematico per la soluzione in via conciliativa delle controversie, gestito dalla Camera di commercio di Milano e valido su tutto il territorio nazionale. In pratica accanto al servizio di conciliazione e arbitrato già esistente in quasi tutte le Camere di commercio (per informazioni, Unioncamere, tel. 06.47041 www.unioncamere.it), oggi è possibile attivare la stessa procedura stando comodamente seduti a casa: è sufficiente connettersi al sito RisolviOnline e compilare l?apposita domanda di conciliazione. Se il soggetto chiamato in causa accetta di aderire alla richiesta, il ?caso? sarà trattato in una chat line riservata sotto la supervisione di un garante indipendente. Costi molto contenuti (25 euro per una vertenza che non superi i 500) e tempi brevi per chiarire quali siano i vostri diritti e le responsabilità della controparte.

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