Saranno carceri di marzapane
«Carceri di marzapane», così definisce l’edilizia penitenziaria “usa e getta” prevista dal Piano carceri contro il sovraffollamento, Luigi Morsello, ispettore del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ed ex direttore di carceri: «Prima di capire quanto potranno costare, bisogna indicare la somma di cui dispone il Dap: 80 milioni di euro più 20 della Cassa delle Ammende. Questa dovrebbe essere la somma disponibile per i 47 padiglioni. Restano i 18 nuovi istituti “modello L’Aquila”, la cui costruzione inizierà non prima del 2011, spesa prevista 500 milioni di euro, il che fa per ogni istituto 27,77 milioni di euro. Cosa si vuol fare con 30 milioni di euro? Se per costruire carceri modello – Pavia, Cremona, Vigevano, Como – il costo finale è stato superiore ai 50 milioni di euro! Saranno carceri di marzapane».
Quello strano corteo di Livorno
Uno strano corteo quello dello scorso 16 gennaio a Livorno. A manifestare il loro dolore, ma anche la loro fermezza nel chiedere la verità, c’erano madri, padri, fratelli, sorelle che avevano in comune un famigliare morto in carcere. «Troppi ragazzi morti per mano dello Stato» è stato uno degli slogan della manifestazione. Ha colpito il messaggio di Rita Cucchi, madre di Stefano, morto una settimana dopo l’arresto, per cause ancora da chiarire: «Dobbiamo continuare a lottare per ridare dignità alla morte dei nostri figli e per continuare a chiedere verità e giustizia a quelle istituzioni, nelle quali abbiamo ancora fiducia».
Riaprite le porte delle comunità
Da un detenuto, Franco, un appello a riaprire le porte delle comunità ai tossicodipendenti: «Nelle carceri il numero di tossicodipendenti, anche molto giovani, è in aumento, per reati legati all’acquisto di dosi di droga. Costruire carceri, arrestare di più, non risolve il problema, anzi lo rende più drammatico. Gentile ministro, la legge Fini/Giovanardi una cosa buona l’avrebbe: permette a tossicodipendenti e alcoldipendenti negli ultimi anni di pena di essere curati e osservati, non in carcere, ma in strutture idonee. Rendete operativa la legge».
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