Attivismo civico & Terzo settore
Senti chi parla: l’informazione ad orologeria
L'attenzione dei media che si sta riversando sulle organizzazioni dei consumatori è poco degna di essere chiamata informazione. Per VITA Lorenzo Miozzi, presidente del Movimento Consumatori
L’attenzione dei media che si sta riversando sulle organizzazioni dei consumatori è assai poco degna di essere chiamata ?informazione?. In particolare, oltre ad una eccessiva concentrazione in poco tempo di articoli sui principali quotidiani e periodici nazionali, si cerca di delineare un quadro del consumerismo in Italia focalizzandolo su come sopravvivono le associazioni.In sostanza, nell’analisi di un soggetto che opera per scopi sociali, invece di analizzare quanti cittadini aiutati, scandali denunciati, azioni legali intraprese contro banche o compagnie telefoniche, ci si concentra su parametri gestionali puramente funzionali all’azione pubblica poi svolta. E questa concentrazione di molti giornalisti, insolita e sospetta, è stata pure fuorviante circa le notizie fornite. Vale la pena di fare chiarezza. Si criminalizza il beneficio delle sanzioni antitrust che per la stessa legge 388/2000 devono essere destinate a beneficio dei consumatori. Secondo molti giornalisti, che ovviamente ben sanno di scrivere inesattezze, le organizzazioni dei consumatori avrebbero ricevuto decine e decine di milioni di euro dalla riassegnazione di queste sanzioni. | In edicola con VITA Magazine Sullo stesso argomento Ci mettiamo in vetrina Inchiesta. Un anno di svolta per il consumerismo italiano Accreditamento, funziona così Consumatori, il gioco si fa duro/ Associazioni DOC Come vincere la sfida trasparenza Le proposte di sette presidenti Leggi il sommario completo! |
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