Quella volta che lo fermarono senza casco se la ricorda ancora Raoul Russo (classe 1971), oggi assessore Pdl alle Politiche giovanili di Palermo. «È avvenuto anni fa. Un amico mi aveva dato un passaggio».
Vita: Ancora oggi l’uso del casco nelle grandi città del Sud per i ragazzi è un optional?.
Raoul Russo: A Palermo centro non si vedono persone senza casco. Nelle periferie è diverso…
Vita: E voi che fate?
Russo: Come assessorato alle Politiche giovanili non abbiamo realizzato ancora nulla. Stiamo però elaborando un piano di interventi sulle politiche giovanili. Mi riprometto di inserire delle iniziative in tal senso. Al di là delle possibili campagne di sensibilizzazione, occorre un’azione repressiva.
Vita: Sicuro che basti?
Russo: Non dobbiamo prenderci in giro: servono la deterrenza e il controllo. Se uno va allo Zen, può raccomandare a tutti che devono mettere il casco ma loro si sentono più furbi. Comunque Palermo non ha i problemi di altre città. Di Napoli, ad esempio. Da noi vedi uno senza casco ogni 15, 20 motociclisti. E poi non è solo l’averlo, quanto come usarlo. Il casco va allacciato.
Vita: Però di ragazzi senza casco se ne vedono tanti…
Russo: Sì, ma nelle periferie.
Vita: Lì la legge non vale?
Russo: Certo, però le forze dell’ordine, a seconda dei contesti stanno più attenti a certi tipi di reato che non ad altri.
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