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Servizio civile: Il nostro meritato boom

Non si placano le polemiche dopo la pubblicazione del bando ordinario 2006. Il presidente dell'Arci spiega le ragioni del pieno di volontari. Anteprima di VITA magazine in edicola a 2 euro

di Redazione

Dove sta il segreto? Dopo aver letto la classifica pubblicata sul n. 24 di Vita, in molti se lo sono chiesti. Alla cura dimagrante, imposta dal bando 2006, cui sono state costrette quasi tutte le associazioni storiche di servizio civile, ha fatto eccezione proprio l?Arci Servizio Civile, l?ente che riunisce sotto un unico cappello la galassia associativa che ruota intorno alla casa madre. Arciragazzi, Legambiente, Uisp e Auser, insieme ovviamente all?Arci, ne sono i soci fondatori. In questa intervista realizzata nel giorno (20 giugno) in cui ricorrono i due anni dalla scomparsa di Tom Benetollo, storico presidente dell?associazione, il suo erede Paolo Beni spiega la sua ricetta.

Vita: Siete stati gli unici a saper resistere all?avanzata dei service. La domanda è semplice: come avete fatto?
Paolo Beni: Nessun miracolo, ma la convinzione che sul servizio civile bisognasse investire anche al di là di quanto formalmente previsto nelle convenzioni e dagli standard introdotti dall?Unsc, l?Ufficio nazionale. Vista dalla parte dei ragazzi questa, infatti, è un?esperienza unica di cittadinanza attiva. Per l?Arci, invece, è, ed è stato fin dai tempi dell?obiezione di coscienza, uno strumento formidabile per la selezione dei quadri dirigenti. Questo tipo di approccio sul lungo periodo evidentemente ha pagato.

Vita: Casini, presidente dell?Anpas, uno degli enti più penalizzati dall?ultima tornata, ha denunciato l?invadenza del settore pubblico e degli enti intermediari, i cosiddetti service. Condivide?

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    Speciale Social Job
    con VITA Magazine 25/2006 in edicola: Reset Bill
    In questo numero:

    • Emergenza carcere, adesso tocca a noi, di Massimo Giusti
      Oltre l’amnistia: coop sociali e la sfida del reinserimento

    • Mutualizzare tra diversi, di Johnny Dotti
      Così si trasforma la solidarietà: i bisogni non sono più settorializzabili e la cifra della modernità è il cambiamento. Anticpiazione dal prossimo Communitas

    • Lavoro e reinserimento. Istruzioni per l’uso, di Stefano Arduini
      Il carcere e il ruolo della cooperazione sociale

    • Solo le coop investono sui detenuti, di Nicola Boscoletto, presidente COnsorzio Rebus
      Il commento: parla un cooperatore

    • Dialogo a due: esistono reali alternative al carcere?
      Due punti di vista: Vincenzo Ruggiero, sociologo della Middlesex University di Londra, noto per la sua posizione “abolizionista” dell’istituzione carcere; e don Virginio Colmegna, presidente della fondazione Casa della carità

    • Ecco come fare del calcio, di Edio Costantini, presidente Csi – Centro sportivo italiano
      Il presidente di Csi lancia la sua proposta anti scandali

    • Pensiamo globale, il mondo ci guarda, da Shangai Renate Goergen
      Un summit internazionale di cooperatori raccontato in presa diretta dalla presidente dell’associazione Le Mat

    • E se il welfare fosse la nuova frontiera dell’Europa unita?, di Francesco Maggio
      L’Unione e i lsociale. Intervista a Maurizio Ferrara

    • L’aumento dell’Irap? Una stangata per le coop, di Luca Zanfei
      Fisco. Polemiche per una decisione del governo

    • Autonomia, la nostra scommessa, di Luca Zanfei
      Identikit di Legacoop sociali. Intervista a Costanza Fanelli

    … E molto altro ancora: visita le pagine dedicate a Social Job!

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