Non profit
Servizio civile, nessun fondo aggiuntivo
È stata però trovata la copertura per i 450 volontari all'estero. L'errore tecnico presente nella versione iniziale del documento di programmazione economica del Governo "è stato superato", conferma il direttore dell'Unsc. Nel frattempo in aula vengono dati pareri negativi a due emendamenti per nuovi budget
di Redazione

Buone e cattive sul fronte Scn, Servizio civile nazionale. Iniziamo dalle cattive: sono freschi di bocciatura (parere negativo dato dal sottosegretario per l’economia e le finanze Alberto Giorgietti) i due emendamenti al ‘Decreto del fare’ presentati da diversi senatori del Pd (primi firmatari Dirindin e Lepri) per chiedere il rifinanziamento per 25 milioni di euro del Fondo nazionale del servizio civile per il 2013 e un aumento di 50 milioni per i due anni successivi. “Già impegnate le relative risorse”, ha sentenziato Giorgietti. La buona nuova, invece, in realtà è un sospiro di sollievo: i 450 volontari previsti per il servizio civile all’estero nel bando in uscita a settembre rimarranno tali e non subiranno modifiche. A confermarlo a Vita.it è lo stesso Unsc, Ufficio nazionale servizio civile.
Ma andiamo con ordine: il caso era nato nell’immediata chiusura dell’ultima riunione della Consulta nazionale del servizo civile, lo scorso 10 luglio. Da Aisec.it: “Analizzando il documento finanziario, noi rappresentanti nazionali dei volontari ci siamo accorti di un errore di calcolo riguardo i fondi per i volontari all’estero: la copertura non sarebbe garantita per i 450 giovani previsti. Durante la Consulta sono emerse diverse ipotesi per ovviare al problema, del quale il Dipartimento si è assunto la piena responsabilità. La nostra posizione è la seguente: No alla riduzione del numero dei volontari all’estero; la proposta di alcuni rappresentanti degli Enti di ridurre l’indennità deve essere l’ultima possibilità e il Dipartimento deve fare tutto il possibile per recuperare risorse dalle altre voci di spesa. Vigileremo affinché non siano i volontari a fare le spese di questa situazione”. Questo quanto i rappresentanti dei volontari hanno dichiarato a caldo, commentando quello che in Consulta era stato definito un ‘errore tecnico’ nel Documento di programmazione finanziaria dell’Unsc, Ufficio nazionale servizio civile, oggi in seno al Dipartimento della gioventù.
“Ci è stato detto che presto si sarebbe risolto tutto, senza toccare il rimborso previsto per i giovani in servizio”, spiega Giovanni Bastianini, responsabile Scn per la Protezione civile e neopresidente della Consulta. Così è stato, come ci conferma Raffaele De Cicco, direttore dell’Unsc: “abbiamo effettuato un riconteggio, rivisitando alcune voci di bilancio per far quadrare l’effettivo stanziamento per i volontari all’estero previsti”. Nessuna diminuzione di diaria per i giovani? “Nessuna. Quello che è stato modificato, in modo non elevato, sono alcune altre voci”, specifica De Cicco, “in più sono stati presi i fondi mancanti da un accantonamento che avevamo e che ora è confluito in tale spesa”. Problema risolto, quindi. “Abbiamo tolto la riserva con la quale avevamo approvato il documento di programmazione in Consulta”, conferma Bastianini.
Superata l’impasse, ora si contano le settimane che restano prima del bando da 15mila posti per l’Italia e 450 per l’estero, previsto per settembre 2013, come più volte annunciato (e rimarrà l’unico bando del 2013, è sfumata l’ipotesi di un secondo bando più ridotto a gennaio 2014). A giorni, invece, dovrebbero uscire le soglie di punteggio oltre le quali i progetti in graduatoria verranno finanziati o meno: tra gli enti l’attesa è piuttosto alta.
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