Cultura
Servizio civile regionale: al via in Veneto
La proposta di legge, ora in attesa del si' definitivo dell'aula consiliare, prevede anche la possibilita' del servizio civile part-time
La commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale del Veneto, presieduta da Raffaele Grazia (FI), ha approvato all’unanimita’ l’istituzione del servizio civile regionale su base volontaria. La proposta di legge, ora in attesa del si’ definitivo dell’aula consiliare, e’ tra le prime iniziative legislative assunte dal gruppo DS nell’ottava legislatura, assunta proprio in concomitanza con l’abolizione della leva obbligatoria, sulla scorta di una precedente proposta di legge, presentata e discussa in commissione nella settima legislatura che, tuttavia, non aveva fatto in tempo a concluderne l’iter con il voto finale d’aula.
La proposta di legge, sottoscritta dai cinque consiglieri diessini Giampietro Marchese, Giovanni Gallo, Carlo Alberto Azzi, Franco Bonfante e Lucio Tiozzo, riserva ai giovani dai 18 ai 26 anni, di entrambi i sessi, la possibilita’ di svolgere 12 mesi (prorogabili a 24) di servizio civile in ambiti di assistenza, promozione sociale, valorizzazione di beni culturali e ambientali, protezione civile e tutela dell’ambiente, in cambio di un contributo economico pari a 15 euro al giorno e del riconoscimento di crediti formativi negli studi universitari e di punteggi aggiuntivi nei concorsi pubblici. Il progetto di legge prevede anche la possibilita’ del servizio civile part-time (minimo 18 ore settimanali).
La Regione, attraverso l’ufficio regionale per il servizio civile, predisporra’ e gestira’ insieme agli enti che impegnano i volontari i progetti di impiego, sosterra’ la promozione del servizio civile e i programmi di formazione e di addestramento dei responsabili locali del servizio civile, d’intesa con le associazioni e i coordinamenti degli enti gestori. “Per facilitare l’avvio del servizio civile su base regionale -ha spiegato Marchese, primo firmatario- proponiamo che la Regione Veneto istituisca intanto in via prioritaria il servizio volontario femminile, sulla scorta della sperimentazione promossa dal dipartimento Affari sociali della Presidenza del Consiglio dei ministri”.
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