Non profit
Sguardi coraggiosi sul 2009
Un numero di Vita che vuole essere un vademecum per l'anno che verrà
di Redazione
Dall’economia al lavoro, dalla politica alla bioetica, dagli anziani alle famiglie. Questi e tanti altri temi cruciali dei prossimi mesi affrontati con interlocutori appassionati, coraggiosi.
E quando necessario, anche ironici…
S orride, nonostante tutto, il bambino afgano che campeggia sulla copertina di questo numero speciale di Vita . Ha le mani colorate, perché la foto è stata scattata il giorno della festa di Eïd el Kébir, la festa musulmana che ricorda il sacrificio di Abramo, il 13 dicembre. Siamo a Surobi, 60 chilometri a est di Kabul. E lui sta guardando, divertito, la cerimonia del contingente francese che mette la prima pietra di quella che sarà la sua scuola. Sorride, nonostante tutto, perché lui ha qualche buon motivo per guardare al 2009: avrà la scuola.
La sua fiducia vuole essere un po’ il viatico per questo numero che si avventura nei meandri di un anno che si annuncia da tutti i punti di vista difficile. Ci vorrà senz’altro coraggio per affrontarlo e non semplicemente subirlo.
Per questo abbiamo deciso di prenderlo di petto e di affrontarlo, nodo per nodo, con tanti interlocutori che non si sono sottratti al compito assegnato. Il 2009, tanto per cominciare, si presenta con una rappresentanza tutta nuova per il non profit: il Forum del terzo settore ha scelto il portavoce unico, dopo quasi 15 anni a doppia conduzione. È proprio Andrea Olivero ad aprire il numero, per anticipare gli obiettivi essenziali del suo mandato.
Sarà un anno di grandi cambiamenti e di grandi assestamenti. Luigi Marino , presidente di Confcooperative, chiede una resa dei conti sui modelli economici che possono permettere all’Italia di crescere: è evidente che quello delle grandi imprese, pur sostenuto con ogni mezzo, è in affanno. Mentre il modello partecipativo e cooperativo si dimostra solido. Ma gli attestati di stima non bastano più, ci vogliono scelte politiche che ne sostengano la crescita e lo sviluppo.
Con Marco Revelli abbiamo affrontato uno delle questioni più traumatiche del 2009: il brutale ridimensionamento della sinistra. Un ridimensionamento che non è solo nei numeri, ma anche nella capacità di progetto e di idealità. Ma la crisi della sinistra, secondo Revelli, è da legarsi ad un altro tema: quello dell’iperconsumismo, che non ha trovato nessuna resistenza ma solo consensi. Anche in una sinistra troppo omologata.
È il tema affrontato da Vanni Codeluppi , lo studioso del biocapitalismo. che in termini perentori attacca un sistema capace di stroncare le persone a furia di stimolarle con inutili e artificiosi desideri. È una catena che deve essere interrotta, chiamando le imprese ad una maggiore responsabilità e i consumatori ad una maggiore consapevolezza. E, spiega Codeluppi, gli esempi positivi non mancano.
Ci sono anche fronti che si presentano con più serenità al 2009. Ad esempio il dialogo tra islam e cattolici ha compiuto un grande passo con il Forum che si è tenuto in Vaticano lo scorso novembre, chiuso dall’udienza di Benedetto XVI. Uno dei saggi della delegazione musulmana al Forum, Ahmad Gianpiero Vincenzo , spiega quanto di positivo potrebbe generare, anche a livello sociale, quel dialogo iniziato.
Una grande testimonianza culturale è quella che ci ha reso Antonio Monestiroli , uno degli ultimi esponenti della scuola architettonica milanese. Per Milano saranno anni cruciali di avvicinamento all’Expo. Solo recuperando il grande senso civico che ha segnato la sua storia, la città potrà contrastare i troppi appetiti che la stanno assediando.
Ci vorrà anche ironia per affrontare il 2009. E Vita ne ha trovata tanta nelle parole e nei gesti di David Anzalone , detto Zanza. È spastico, ma non se ne fa troppi problemi. Vive la sua diversità come una chance, con un’energia e uno straordinario gusto della vita. Dice che a guardare la realtà in faccia ci si guadagna sempre e ci si diverte di più. Conclusione: Anzalone è uno di quelli che non vede l’ora che cominci l’anno nuovo. Il 2009 non gli fa nessuna paura…
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