Non profit

Siccità in Zimbabwe, anche il Pam è rimasto a secco

di Redazione

Obiettivo prioritario dell’Italia?
?è far crescere la cooperazione tra America Latina e Europa, e in particolare con l’Italia. Così il sottosegretario agli Esteri italiano, Vincenzo Scotti alla tavola rotonda America Latina: per una civiltà della pace svoltasi il 17 novembre nel convegno interreligioso organizzato a Cipro dalla Comunità di Sant’Egidio. Per il suo attivismo e le sue idee – quasi sempre ottime – Scotti è senza dubbio il personaggio politico che alla Farnesina merita il voto più alto in cooperazione allo sviluppo. La speranza è che anche altri lo seguano?

Allarme disuguaglianza in Bolivia?
…Secondo un’inchiesta dell’Undp, il Programma per lo sviluppo delle Nazioni Unite, il Paese andino ha registrato negli ultimi tre anni una crescita squilibrata mentre la povertà è aumentata considerevolmente. Nell’inchiesta si mette in luce che il numero delle persone che vivono al di sotto della soglia di povertà è aumentato di 166.869 unità solo nel 2007 e si suggeriscono una serie di ricette per implementare forme di sviluppo alternative quali la gestione dei servizi ambientali, il commercio organico e l’ecoturismo. Basteranno?

I Paesi più poveri ?
? hanno il 12% della popolazione mondiale ma meno dell’1% del Pil globale. Questi i dati resi noti dall’ultimo rapporto della Banca mondiale, World development report 2009: reshaping economic geography , pubblicato a metà novembre. La soluzione per controbilanciare il trend della disuguaglianza? Più cooperazione allo sviluppo.

Sos in Zimbabwe per il Pam…
?il Programma alimentare mondiale. L’agenzia delle Nazioni Unite ha infatti lanciato un appello allarmante: «Non abbiamo fondi sufficienti per fornire aiuti umanitari a oltre quattro milioni di persone nel Paese africano» colpito da una grave siccità. «Il Pam ha ancora bisogno di 140 milioni per finanziare le sue operazioni nello Zimbabwe fino alla fine di marzo 2009», si legge in un comunicato, «e a gennaio e febbraio non ci saranno più derrate alimentari disponibili, proprio quando la crisi raggiungerà il suo picco». Facciamo qualcosa.

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