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Società Dolce, un 2022 in crescita: bilancio di oltre 111 milioni di euro

Grande exploit della cooperativa sociale che opera in Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia e conta circa quattromila dipendenti: l'incremento del valore è del 6,2% rispetto al 2021, in perfetta linea con l'aumento del Pil nazionale (6,8%). E questo nonostante la pandemia e la crisi legata al conflitto in Ucraina

di Redazione

Il valore della produzione del bilancio consolidato della cooperativa sociale “Società Dolce”, nel corso del 2022, è incrementato ulteriormente (+6,2%), in linea con l’aumento del Pil in Italia (+6,8%): è quantificato in 111,2 milioni di euro. Una crescita significativa, rispetto ad un 2021 chiuso con 105 milioni di euro e le gravi conseguenze della pandemia, che ha colpito in particolare chi opera nei servizi alla persona. L’impatto che il Covid ha avuto sulle persone più fragili e l’aumento dei costi che i gestori hanno dovuto sostenere per far fronte anche agli aumenti energetici dovuti al conflitto in Ucraina hanno messo a dura prova tantissime realtà del nostro Paese. Ed è per questo che l’exploit di Società Dolce, tra le dieci più importanti a livello nazionale, assume un valore ancor più importante.

«Siamo cresciuti per linee interne, cioè da soli, grazie alla nostra elevata reputazione e alle nostre capacità, implementando e ampliando le attività direttamente come cooperativa, senza l’acquisizione di altre realtà, come solitamente accade a realtà grandi come la nostra», commenta il presidente Pietro Segata.

La redditività delle attività educative e sanitarie, nelle tre regioni in cui opera la cooperativa (Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia), è tornata quella del periodo pre Covid, mentre le attività assistenziali risentono di una saturazione non ottimale delle residenze per anziani non autosufficienti (86,4%). Le aspettative delle due revisioni di bilancio sono state raggiunte, come ad esempio l’emissione del prestito obbligazionario, assistita da garanzia Sace, per 4,4 milioni di euro con al tasso fisso del 4,5% e i 400mila euro dell’adesione in qualità di soci finanziatori di Coopfond e General Fond.

«Vogliamo essere redditivi più degli altri e crescere più degli altri», sottolinea Segata. «Uno sforzo enorme, legato all’intenzione di continuare a generare valore aggiunto per i nostri circa 4.000 occupati, a copertura delle condizioni di miglior favore a loro riservate e all’imminente rinnovo contrattuale per il quadriennio 2020-2023. Inoltre, stiamo lavorando alla costituzione della Fondazione di comunità “Villa Adalgisa”, il nostro hospice di Ravenna per le cure palliative e alla creazione di un’autonoma agenzia sanitaria, “AssistiamoCasa”, con partner qualificati, per un’offerta di home care e home clinic. Inoltre, nel 2026 è prevista l’emissione di un ulteriore prestito obbligazionario da 3 milioni di euro, a sostegno dello sviluppo della cooperativa».


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